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Sanità | 30 novembre 2022, 18:48

Taglio del nastro ufficiale per il Centro Ictus del San Paolo. Gratarola: "Una necessità per l'ospedale" (FOTO e VIDEO)

L'assessore regionale ha sottolineato l'importanza del centro nel più complesso disegno di sanità regionale insieme ad Asl1. Il dg Damonte Prioli: "Ora abbiamo uno stroke unit d’eccellenza"

Taglio del nastro ufficiale per il Centro Ictus del San Paolo. Gratarola: "Una necessità per l'ospedale" (FOTO e VIDEO)

Dopo aver avviato a tutti gli effetti la sua attività circa un mese fa, per la precisione il 2 novembre, è stato presentato quest'oggi, alla presenza di numerose personalità intervenute in rappresentanza delle istituzioni del territorio, il Centro Ictus dell'Ospedale San Paolo di Savona.

L'incontro ha visto la dottoressa Finocchi, direttore della Struttura Complessa Neurologia P.O. Levante che ricomprende il centro stesso, illustrare l'attività del centro ictus nel primo mese di vita: "Dall'apertura sono stati ricoverati 23 pazienti (16 ictus ischemici e 7 emorragie cerebrali). Dei 16 ictus ischemici 3 sono stati trattati con trombolisi e.v., 1 è rientrato da Pietra dopo aver fatto trombectomia. Voglio sottolineare che sono felice di essere a Savona perché ho trovato un team con cui affrontare al meglio la gestione del centro ictus".

Soddisfazione dal direttore generale di Asl 2 Savonese, Marco Damonte Prioli, il quale si è detto "lieto di poter presentare oggi ufficialmente il nuovo centro ictus" al termine di un "percorso faticoso passato anche attraverso una pandemia", che però ora permette all'azienda sanitaria savonese di avere un sistema di stroke unit d’eccellenza "che risponde alle necessità di trattamento della patologia sia dal punto di vista di intervento 'tempo dipendente' sia riguardo all’eventuale intervento specialistico di neurochirurgia e di monitoraggio continuo del paziente".

"L’alto livello di specializzazione dei professionisti che compongono lo staff delle due Neurologie e della Neurochirurgia sono un vanto per l’Azienda ed una garanzia per i cittadini della nostra provincia" ha quindi chiosato Damonte Prioli.

Diversi gli esponenti di enti e istituzioni provinciali, come ad esempio il prefetto Gullotti e il questore Simone, il sindaco della Città della Torretta Marco Russo, il presidente degli "Amici del San Paolo" Giampietro Storti e il dottor Luciano Pasquale della Fondazione De Mari, la quale ha donato i monitor necessari al funzionamento del centro confermando di essere sempre in prima linea nel fornire preziosi contributi all’attività di Asl 2.

Anche il mondo politico ligure presente in forze coi consiglieri regionali del territorio Arboscello, Bozzano e Brunetto (presidente della Commissione consiliare Salute e Sicurezza sociale), con l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola in primis.

"Il centro ictus di Savona è una assoluta necessità per questo ospedale - ha dichiarato l'assessore - perché ricovera pazienti neurologici di diverse tipologie: persone che rientrano dall'ospedale Santa Corona dove hanno eseguito la parte interventistica; profili che sono nella fase evolutiva dell'ictus dopo la trombolisi eseguita all'ospedale San Paolo; pazienti che non rientrano in nessuna delle finestre terapeutiche precedenti ma che hanno in qualche modo la necessità di essere seguiti e curati dal neurologo".

"Questo centro - prosegue Gratarola - è un luogo fatto di quattro letti monitorizzati con la possibilità di verificare costantemente i parametri dei pazienti che sono continuamente osservati attraverso un sistema di telecamere a circuito chiuso. Si tratta del luogo dove il neurologo porta la massima competenza per ciò che attiene a questo tipo di malattie ma soprattutto è il luogo dove si concentra anche la parte consulenziale perché l'ictus non si manifesta solo come patologia squisitamente neurologica ma ha bisogno anche della consulenza di altri specialisti a che di volta in volta si rendono necessari".

"La nascita di questo centro ictus - conclude l'assessore regionale alla Sanità - è un ulteriore strumento all'interno del progetto attivo sull'area vasta di Asl 1 e Asl 2, il Diar interaziendale delle Neuroscienze, che omogenizza i comportamenti, le terapie, le linee guida, consentendo ad una Asl di andare in soccorso all'altra potenziandosi laddove sia necessario. Questo principio va nel solco della massima permeabilità almeno tra aree vicine in momenti difficili fatti di scarsità di personale".

L. Parodi - M. Pastorino

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