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Attualità | 19 maggio 2023, 11:20

Nasce il Giardino dei Giusti a Savona, 27 i nomi scelti: da Bartali a Pio La Torre

A sceglierli sono state le scuole (12 istituti) e le associazioni (15 soggetti). Verrà realizzato nei giardini del Prolungamento

Nasce il Giardino dei Giusti a Savona, 27 i nomi scelti: da Bartali a Pio La Torre

Anche Savona avrà il suo Giardino dei Giusti. Grazie al progetto, promosso da Libera, comune di Savona e Ufficio Scolastico Provinciale Savona, la città entra nel network di Gariwo (Gardens of the Righteous Worldwide), associazione che promuove la nascita di Giardini dei Giusti in tutto il mondo, pensati come luoghi che fanno memoria del Bene, luoghi in cui ricordare e onorare le donne e gli uomini che di fronte ad atrocità personali o di massa si sono assunte una responsabilità personale per difendere la dignità umana e per venire in soccorso delle vittime. Il termine Giusto - ispirato a un passo del Talmud che afferma: “Chi salva una vita salva il mondo intero” – si è poi allargato fino a comprendere coloro che salvano, accolgono, testimoniano ed esprimono la propria umanità nel soccorso a un altro essere umano.

La prima fase del progetto Giardino dei Giusti di Savona si è conclusa questa mattina con l'ufficializzazione dei 27 nomi, da Gino Bartali a Giorgio Perlasca, da Felicia Impastato a don Milani, che verranno ricordati a Savona. A sceglierli sono state le scuole (12 istituti) e associazioni (15 soggetti) che in un incontro che si è tenuto nella Sala Rossa del comune hanno esposto le motivazioni della propria scelta.

La seconda fase si aprirà nei prossimi mesi e prevede la realizzazione del Giardino in un'area individuata nei giardini a mare del Prolungamento.

“Il Giardino dei Giusti - ha detto il sindaco Marco Russosarà un luogo di riflessione e di incontro, un luogo in cui sviluppare la cultura del Bene collettivo, perché gli orrori e le sofferenze nate dall'intolleranza, dalla sopraffazione e dall'ingiustizia non si ripetano più. Sarà il Segno di una città che si ispira ai valori di giustizia e solidarietà, che valorizza i Testimoni che tengono vivi questi valori e indicano una strada che tutti noi dobbiamo e possiamo percorrere. Il fatto che questo Giardino grazie all'importante iniziativa di Libera, che dobbiamo ringraziare, sia il frutto anche del lavoro di tanti soggetti, associazioni e scuole, è la conferma di una comunità civile sempre più coesa e protesa verso il futuro”.

“Ringrazio il Provveditore agli Studi e tutti i dirigenti, perché hanno accettato con entusiasmo di partecipare – ha dichiarato, invece, il vicesindaco e assessore alle Politiche Educative Elisa Di Padova – e ringrazio Libera che ci ha proposto questo progetto che l'Amministrazione ha accolto e rilanciato con entusiasmo. Per i nostri ragazzi è stata una profonda esperienza di educazione civica che ha avuto una fase di studio in classe con i dirigenti e gli insegnanti e che, quando il Giardino sarà realizzato, troverà concretezza in uno spazio pubblico in cui la nostra comunità potrà riconoscersi. Grande collaborazione anche da parte delle associazioni che hanno dato un contributo preziosissimo”.

“L'idea di dar vita a un Giardino dei Giusti – ha spiegato, infine, Dina Molino di Libera Savona - nasce in Libera Savona dal desiderio di ricordare a tutti noi che senza essere né santi, né eroi, possiamo dare il nostro contributo per rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere. I Giusti onorati nei Giardini dei Giusti di tutto il mondo, ci insegnano che ognuno può diventare un argine alle ingiustizie, alle persecuzioni, all'indifferenza, alle discriminazioni, alle mafie. Libera diffonde la cultura dell'antimafia e mantiene viva la memoria delle vittime innocenti, trasformando il ricordo in impegno e responsabilità. Abbiamo dunque, semplicemente, proposto un progetto che raccontasse la storia dei buoni, dei giusti e delle vittime, universalizzando il concetto, perché la memoria del bene è un potente strumento educativo che previene i crimini contro l'umanità. Ciò che come Libera vogliamo sottolineare è che si è trattato di un lavoro comune, davvero corale e sinergico: istituzioni, scuole, associazioni hanno messo al servizio le proprie risorse e competenze con entusiasmo e disponibilità. E' il “noi” che vince, è la città e i suoi cittadini che, insieme, vincono, e lasciano un segno”. 

L'elenco è stato inviato alla Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide) l’organizzazione no profit , con sede a Milano, per la gestione dei Giardini dei Giusti di tutto il mondo, per una formale approvazione. L’obiettivo di tale Fondazione è accrescere e approfondire la conoscenza e l’interesse sui “Giusti”, termine ispirato ad un passo del Talmud babilonese che afferma: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”.

ELENCO “GIUSTI” DELLE  SCUOLE

Comprensivo Savona 2: Yusra Mardini - Nuotatrice siriana rifugiata in Germania dal marzo 2016, ha salvato dal naufragio la barca dei naufraghi su cui si trovava nuotando in mare per tre ore e mezza.

Comprensivo Savona 3: Gino Bartali – Campione ciclista, durante la seconda Guerra mondiale ha protetto e salvato alcuni ebrei dalle persecuzioni naziste.

Comprensivo Vado Ligure: Rocco Chinnici – Magistrato che istituì il pool antimafia a Palermo, dando una svolta decisiva nella lotta contro Cosa nostra. Morto in attentato di mafia  nel Luglio 1983.

Istituto Tecnico Ferraris Pancaldo: Pio La Torre – Politico e sindacalista di Palermo impegnato contro Cosa Nostra, ucciso dalla mafia nell’Aprile 1982.

Liceo Scientifico Grassi: don Pino Puglisi – Sacerdote ed educatore, assassinato da Cosa nostra a Palermo nel giorno del suo 56mo compleanno a causa del suo impegno evangelico e sociale.

Liceo Della Rovere: Carlo Angela – Medico e politico antifascista che aiutò, rischiando la propria vita, molti ebrei durante la shoah.

ISS Mazzini Da Vinci: Berta Caceres – Ambientalista e attivista dell’Honduras, leader del popolo indigeno, assassinata nel Marzo 2016.

IIS Boselli Alberti: Denis Mukwege – Medico, attivista e pastore protestante congolese, ha fondato nel 1998 un ospedale divenendo il maggior esperto mondiale nella cura dei danni causati dallo stupro.

Istituto Professionale  Migliorini (Finale Ligure): Giorgio Perlasca – Commerciante che nell’inverno del 1944 si finse Console generale spagnolo e salvò la vita a oltre 5000 ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione.

Comprensivo Cairo Montenotte, Comprensivo Albenga 2 e Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte: Andrea Schivo – Nato a Villanova di Albenga, agente di custodia a San Vittore (Mi), tra il 1943 e il 1944 fu assegnato alla sezione degli ebrei gestita dalle SS e cercò di alleviare le disumane sofferenze dei detenuti.

Comprensivo Millesimo: Felicia Impastato – Dopo l’assassinio mafioso del figlio Peppino nel maggio 1978 si impegnò con tutta se stessa per fare incriminare i veri responsabili della morte.

Ente scuola Edile della Provincia di Savona: Varian Mac Key Frey – Giornalista americano, inviato in Europa come corrispondente si rese conto delle violenze e degli abusi inferti agli ebrei e si prodigò con ogni mezzo per costituire una rete di soccorso che riuscì a salvare la vita a migliaia di persone.

ELENCO “GIUSTI” DELLE ASSOCIAZIONI


AUSER: Anna Nocera – Vittima del primo femminicidio di mafia a Palermo, nel marzo 1878.  Fu uccisa a soli 17 anni per nascondere il fatto che fosse incinta e che il padre del bambino che aspettava fosse il figlio del capo mafia della famiglia Amoroso.

Bottega della Solidarietà: Rigoberta Menchù Tun – Attivista  guatemalteca, ha ricevuto nel 1992 il premio Nobel per la pace grazie ai suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene.

Legambiente: Chico Mendes – Sindacalista, politico e ambientalista brasiliano, legò il suo nome alla lotta contro il disboscamento della foresta amazzonica, assassinato dai rancheros nel 1988.

AGESCI: mons. Andrea Ghetti – Presbitero, educatore e attivista, noto per le sue attività legate allo scoutismo clandestino ed alla Resistenza in Lombardia.

Nuovo Filmstudio: Irena Sendler – Infermiera e assistente sociale polacca, collaborò con la Resistenza nella Polonia occupata durante la seconda Guerra mondiale organizzando una rete di soccorso all’interno del ghetto di Varsavia. Arrestata e torturata, riuscì a fuggire e in clandestinità salvò circa 2500 bambini. Dopo la guerra continuò ad assistere orfani, madri e bimbi in difficoltà.

Progetto Città: don Lorenzo Milani – Sacerdote, scrittore ed educatore, la sua esperienza didattica fu rivolta ai poveri nella scuola di Barbiana (FI). Creò un metodo volto alla realizzazione dell’uguaglianza ed al superamento delle ingiustizie sociali.

ANPI: Norma Parenti – Partigiana e medaglia d’oro al valor militare, raccolse denaro e aiuti per i partigiani e diede  ospitalità ai fuggiaschi. Fu fucilata dalle truppe tedesche nel giugno 1944.

ACLI: Ada Rossi – Partigiana, partecipò alla fondazione del Movimento Federalista Europeo, considerata una delle madri dell’Europa.

CGIL: Placido Rizzotto – Sindacalista e politico siciliano, rapito e ucciso dalla mafia nel marzo 1948 a causa del suo impegno a favore del movimento contadino per l’occupazione delle terre.

Libera Savona: Don Peppe Diana – Sacerdote, attivista e scout fu assassinato in chiesa dalla camorra mentre si preparava a celebrare la S. Messa,  per la sua lotta contro la mafia. Il suo impegno civile ed educativo contro la camorra ha lasciato un profondo segno nella società campana.

ARCI: Franco Basaglia – Psichiatra e neurologo veneziano fu il principale motore del cambiamento della psichiatria in Italia: grazie alle sue teorie ha ridato dignità e diritti a migliaia di persone. Ispiratore della legge 180/1978 che ne prende il nome, introdusse la revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici, promuovendo radicali trasformazioni nel trattamento sul territorio dei pazienti con problemi psichiatrici.

ANTEAS Savona: Pavel Aleksandrovic Florenskij – Genio eclettico, filosofo, scienziato, matematico e teologo, fu considerato una sorta di “Leonardo da Vinci “ italiano. Sacerdote della Chiesa ortodossa, dopo la rivoluzione del 1917 non scelse, come molti intellettuali, la via dell’esilio ma diede vita ad una ferma resistenza interna scontrandosi con il regime che lo rinchiuse nell’inferno del primo gulag sovietico nelle isole Solovki, dove trovò la morte.

ANED: Don Giuseppe Girotti – Frate domenicano e biblista si prodigò per creare una rete di contatti al fine di salvare famiglie ebree perseguitate, nascondendole o facendole fuggire. Cadde in una trappola tesa dai fascisti, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Dachau.

Comunità ebraica (da definire).

Lions Clubs Savona Torretta (da definire).

Luciano Parodi

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