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Al Direttore | 24 maggio 2023, 19:21

Savona, vie colorate in centro: "Poco di virtuoso, molti in fuga dove la vita è più comoda e costa meno"

Continua a far discutere la scelta effettuata dall'Amministrazione Russo dopo la pedonalizzazione. Un lettore: "Millantati effetti benefici, ma due strade chiuse e due chioschi di frittini economici non cambiano una città"

Savona, vie colorate in centro: "Poco di virtuoso, molti in fuga dove la vita è più comoda e costa meno"

Riceviamo e pubblichiamo da un lettore, il signor Claudio Cavalli.

"E' un esempio virtuoso di azioni di forza nei confronti dei cittadini.

Utilizzare una strada come tela per disegni colorati è utile dal punto di vista educativo se come è accaduto si sono coinvolte scuole e ragazzi, ma ci si deve ricordare che la funzione di una strada è quella di garantire il movimento di persone e cose, le piazze hanno da sempre funzione di centro di raccolta ed incontro.

Ma forse in questa ondata di revisionismo generale le case editrici hanno modificato anche molte delle parole contenute nei testi di urbanistica. Chiudere vie, riservare ampi spazi della città a mercati con frequenze bizzarre, non aiuta l'economia della città e nemmeno il buon umore dei cittadini. Queste variazioni di circolazione sono per moltissimi un pensiero in più da dover affrontare quotidianamente, una perdita di tempo e quindi di denaro che si poteva evitare.

Il fatto che i responsabili non si rendano conto dei problemi generati ma anzi che provocatoriamente ipotizzino ulteriori provvedimenti millantando effetti benefici per la città mi lascia perplesso, non ammettere un errore è un grave errore. Due strade chiuse e due chioschi di frittini economici non cambiano una città ma generano un grande caos ogni mattino quando infatti piazza Saffi, via Boselli e via dei Mille sono totalmente bloccate.

Contemporaneamente alla manovra di limitazione alla libera circolazione si è pensato anche di intervenire su alcune aree di sosta riservate ai residenti e di aumentare i controlli sulla sosta nelle zone di carico e scarico.

La manovra ha sicuramente garantito un maggior ingresso monetario ai park a pagamento che risultano in alcune fasce orarie spesso completi, un maggior introito grazie alle multe, mantenendo costante il guadagno che giunge dalle aree mercatali. Mi chiedo quale sia la visione a lungo termine di questa politica, tutte le vie vuote con tavolini di persone che mangiano panissa?

Sarebbe bello, ma forse ci si dimentica che non tutti sono in pensione, non tutti sono in vacanza, non tutti hanno 'il grano' per farsi fare le consegne della spesa a casa, non tutti hanno le gambe buone, non tutti lavorano da casa, non tutti si spostano con solo un computer, non tutti lavorano nel commercio o nel turismo, ma soprattutto che l'estate non dura 12 mesi!

Se si vuole fare di Savona una città turistica si deve innanzitutto capire che turismo si desidera e di conseguenza tarare le azioni, al momento vedo una Darsena sporca con l'erba alta cresciuta tra i basoli, nei park trovo bottiglie di birra da poco e bicchieri di plastica lasciati sui tetti delle auto. Non mi pare si stia lavorando sulla qualità.

In aumento vertiginoso l'offerta di case vacanze per pochi giorni e per pochi spicci, poche camere per tante persone per pochi euro e chissà se tutto in regola e dichiarato. Forse che l'offerta della città chiami un pari livello di turismo?

Molti i fronti su cui lavorare e poche le certezze. Di virtuoso mi pare che qui ci sia veramente poco ed intanto in molti pianificano una fuga verso centri dove la vita risulta più comoda e meno cara".

Lettera firmata

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