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Attualità | 27 marzo 2024, 10:08

Oltre la disabilità e gli ostacoli della vita, la storia della famiglia Colombi

Un racconto di vita vissuta che vuole dare merito ai suoi protagonisti e fungere da ispirazione per coloro che possiedono potenzialità simili, ma non ne sono completamente consapevoli o non le sfruttano pienamente

Oltre la disabilità e gli ostacoli della vita, la storia della famiglia Colombi

Nella vita c’è chi subisce le difficoltà e piano piano ne rimane immobilizzato e chi le utilizza come sprone per migliorarsi; spesso il limite non è tanto rappresentato da una incapacità o da una vera e propria disabilità quanto dal rischio di autocommiserarsi e di ritenersi, piuttosto che essere realmente, non all’altezza di alcune situazioni.

"Ho conosciuto la famiglia Colombi – afferma l’assessore ai Servizi Sociali Calogero Sprio – quando ha iniziato a lavorare sul progetto di vita autonoma della figlia Giulia la quale, grazie all’aggancio con la Associazione Sportiva Dilettantistica Eunike, si è trasferita ad Albisola Superiore da Rivolta d’Adda (CR). Giulia è oramai una donna di trent’anni che si confronta giorno per giorno con le difficoltà legate ad una disabilità intellettiva; ma il suo quotidiano è fatto di tante altre cose che la stimolano a crescere e a migliorarsi sempre più dedicando del tempo anche agli altri".

"Fondamentale per il suo percorso di vita è stato l’incontro con l’Associazione Eunike con sede ad Albisola Superiore che offre supporto ed opportunità a ragazzi che vivono delle problematiche simili alle sue; ma Giulia anche in questo contesto ha saputo ricavarsi un ruolo attivo iniziato come attività di volontariato e proseguito poi come progetto di Borsa Lavoro frutto di una Convenzione stipulata fra il suo comune di provenienza e quello di Albisola Superiore; in particolare svolge il ruolo di aiuto tecnico della Associazione Sportiva nelle discipline dello yap, della pallacanestro, della ginnastica, dell’atletica e del nuoto; è così che ha potuto utilizzare lo sport per acquisire un ruolo ed un’identità che le hanno consentito di essere di aiuto agli altri e, al tempo stesso, di trarne benefici anche sul piano personale".

“Lo sport – prosegue l’assessore Sprio - è la sua grande passione ma è anche in un certo senso la sua ‘terapia’; il sostegno e l’incoraggiamento di mamma Raffaella e di papà Flavio hanno contribuito a farle raggiungere risultati molto significativi in ambito sportivo”.  

Solo nell’anno in corso Giulia si è trovata a disputare una gara di nuoto del circuito CSI Liguria per atleti con disabilità intellettiva che si è tenuta a gennaio ad Alassio e dove ha vinto sia la gara dei 100 metri in stile libero che quella dei 50 metri rana; dal 4 marzo all’8 marzo di quest’anno Giulia ha preso parte ai giochi nazionali invernali Special Olympics che si sono tenuti ad Entracque (Cuneo); in quell’occasione si è confrontata con oltre 200 atleti impegnati nella corsa con le racchette da neve; indossando la maglia dell’A.S.D. Eunike di Albisola Superiore Giulia ha gareggiato nei 100 metri, nei 50 metri e nella staffetta 4 x 100 nella specialità della corsa con racchette da neve conquistando la medaglia d’oro nei 100 metri con il tempo 27’,97’’, la medaglia d’argento nei 50 metri con il tempo 12’,24’’ e la medaglia d’oro nella staffetta insieme alle sue compagne atlete Agata, Alice e Giuditta.

L’edizione dei giochi del 2024 ha registrato un nuovo record di partecipazione in quanto ha visto coinvolti circa 600 atleti con e senza disabilità intellettiva provenienti da ogni parte d’Italia e con delegazioni anche straniere (Austria, Germania, Lettonia e Ungheria).

Il fuoco olimpico, all’inizio della manifestazione, ha messo in luce il seguente Giuramento dell’atleta Special Olympics “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.

Ecco quindi che questo slogan assume un significato che travalica il perimetro delle competizioni sportive e può essere applicato anche nella vita quotidiana che presenta a Giulia, come a chi convive con delle difficoltà simili alle sue, altri generi di sfide ed ostacoli.

"Ma la vita di Giulia - afferma Sprio - più che di limitazioni è ricca di successi, di meritate vittorie, compreso quella di essere riuscita quattro anni fa, nel periodo Covid, ad andare a vivere da sola in un alloggio ad Albisola quando i genitori vivevano ancora a Rivolta d’Adda. Questo è un traguardo che ha raggiunto Giulia ma che in realtà ha raggiunto tutta la famiglia che ha creduto nelle sue potenzialità, le ha dato fiducia e l’ha stimolata a crescere e a diventare autonoma".

"Questo è lo spirito che caratterizza questa famiglia e che recentemente ha visto il papà Flavio applicarlo anche in prima persona; accade infatti che circa un anno fa il papà di Giulia rimanga colpito da un’embolia e da un arresto cardiaco che lo portano a dover essere ricoverato d’urgenza nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale San Donato di Milano; inizialmente le sue condizioni di salute sono apparse molto gravi ed il recupero era molto incerto ed è stato poi molto lento e graduale. Ma Flavio, a sua volta, ha un lungo trascorso in ambito sportivo sia come atleta che come allenatore e questo lo ha aiutato a reagire positivamente e a guarire; Flavio ha affrontato la fase più critica della malattia lasciandosi guidare da un sogno che era quello di poter tornare a praticare il podismo; a distanza di un anno questo sogno si avvera e Flavio si trova a partecipare, col consenso dei medici, alla mezza maratona di Napoli che lui percorre in 2.14’34’’. Il traguardo che Flavio tagliò in quell’occasione non fu solo un traguardo sportivo bensì un traguardo di vita, che rappresentava il suo ritorno ad una condizione di salute e benessere ma anche un esempio ed un modello per la figlia per dimostrare che l’impegno e la determinazione producono sempre dei risultati importanti".

“Questo racconto di vita vissuta – conclude l’assessore Sprio - vuole dare merito ai suoi protagonisti ma soprattutto fungere da incentivo per coloro che hanno analoghe potenzialità di cui non sono del tutto consapevoli o comunque che non sfruttano a sufficienza".

Redazione

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