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Curiosità | 06 aprile 2024, 14:35

Andora, le chiavi della Città al presidente del Gruppo Alpini Val Merula Elio Lunghi

In un Palazzo Tagliaferro gremito per "Storie Andoresi" il riconoscimento all'impegno nel "testimoniare i valori della coesione sociale e a favore della collettività"

Andora, le chiavi della Città al presidente del Gruppo Alpini Val Merula Elio Lunghi

"Per la sua attiva e proficua  azione nella comunità Andorese, a sostegno del mondo del volontariato, sempre pronto quale presidente del Gruppo Alpini Val Merula a testimoniare i valori della coesione sociale e dell'impegno a favore della collettività nelle scuole, negli eventi istituzionali e a sostegno dell'opera di coloro che agiscono per la promozione di Andora e la tutela del territorio anche attraverso la collaborazione con il gruppo di Protezione Civile Andora".

Questa la motivazione letta dal sindaco Mauro Demichelis e con la quale l'Amministrazione comunale andorese ha voluto consegnare simbolicamente ieri pomeriggio (5 aprile, ndr) a Palazzo Tagliaferro, al termine della rassegna "Storie Andoresi", le "chiavi della Città" al presidente del Gruppo Alpini Val Merula Elio Lunghi.

Oltre al primo cittadino, a consegnare l'attestato di riconoscenza sono stati l'assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi e quello ai Servizi Sociali Monica Risso, alla presenza anche del comandante del distaccamento dell' Aeronautica Militare, il Tenente Colonello Giovanni Chimienti, il responsabile del gruppo comunale di Protezione Civile Alberto Petrucco e la presidente della Croce Bianca di Andora Sara Bombardieri.

Un riconoscimento consegnato in una sala di Palazzo Tagliaferro gremita di persone che avevano seguito con interesse  l'intervento di Lunghi sulle feste votive di Rollo, i suoi ricordi di bambino di una straordinaria infiorata che collegava tutte le zone di Rollo e sui valori appresi negli alpini, applicati quotidianamente nella vita di tutti i giorni.

Era presente anche Mario Vassallo, ideatore del sito Andora nel tempo, esso stesso "Chiave di Andora" che ha messo a disposizione alcuni materiali proiettati e il fotografo Piero Dagati autore delle foto della "Passione di Cristo". 

"È stato un pomeriggio di forti emozioni - ha commentato il primo cittadino Demichelis -  A fargli meritare il riconoscimento più importante che l'Amministrazione Comunale possa conferire. Sarebbero bastate le parole che ha espresso raccontando i valori degli alpini, patrimonio morale e culturale anche per i giovani, portati avanti nella sua oltre quarantennale appartenenza al gruppo, nell'impegno e nel rispetto verso il prossimo praticati tutta la vita, I tanti applausi tributati dal pubblico testimoniano la stima che la comunità ha per Elio, grazie alla sua purezza d'intenti, ai valori morali praticati ogni giorno e alla guida del Gruppo Alpini, impegnato in tante azioni concrete e di testimonianza a favore di Andora, per le quali gli siamo profondamente grati".

La rassegna Storie Andoresi era dedicata al ricordo delle Feste Votive di Andora ed aveva come filo conduttore i fiori, protagonisti in molte manifestazioni religiose e popolari come le infiorate, la Festa patronale di Borgo Castello o di Santa Rita. In particolare Silvia Tosi e Barbara Alberigo e Crhistine Hamm della Pro Loco di Andora hanno raccontato la nascita de la "Passione di Cristo" rappresentazione popolare allestita a Borgo Castello, annunciandone il ritorno, mentre l'assessore Maria Teresa Nasi ha fatto un accorato ritratto di Lino Giusto promotore di molti degli eventi, in particolare del Presepe Marinaro nel Bastione, il presepe itinerante di Duomo che è stato poi riportato in auge nel 2014 nel cuore del Borgo Insigne.

A impreziosire il pomeriggio anche un laboratorio di composizione floreale realizzato dalle artiste pluripremiate Miriam Giordano e Gio Steria attraverso il quale è stata rievocata l'opera delle donne Andoresi e di Borgo Castello che decoravano le navate della chiesa dei SS Giacomo e Filippo in occasione della festa patronale. Una tradizione raccontata dalla signora Giovanna Siffredi.

Grazie al laboratorio, il pubblico ha potuto anche  apprendere le tecniche di realizzazione e i passaggi significativi per arrivare alla composizione finale di fiori che i cittadini potranno anche ammirare in esposizione nella cappella di Santa Rita. 

Redazione

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