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Cronaca | 16 aprile 2024, 09:26

Infortunio sul lavoro a Vado, la Filt Cgil: "Finché non torneremo a mettere il lavoratore al centro dei ragionamenti questa tendenza non cambierà"

L'operaio 24enne è rimasto vittima di gravi ustioni a viso e mani mentre lavorava sui cassoni per la diga di Genova. Attualmente è in prognosi riservata, è ricoverato in terapia intensiva

Infortunio sul lavoro a Vado, la Filt Cgil: "Finché non torneremo a mettere il lavoratore al centro dei ragionamenti questa tendenza non cambierà"

Stava lavorando sui cassoni per la diga di Genova, quando una fiammata lo ha colpito ustionandolo gravemente a viso e mani per circa il 15%.

Nel pomeriggio di ieri, il 24enne Alexandru Ciuciurea, operaio della ditta Socotec Italia, era al lavoro nella zona del molo flangiflutti in Calata Nord nei pressi, pare, del Reefer Terminal, quando è rimasto vittima del grave incidente mentre effettuava delle prove sulla tenuta del calcestruzzo. 

Immediato l'intervento dei vigili del fuoco, l'automedica del 118 e la Croce Rossa di Quiliano che lo ha trasportato nei pressi dei varchi portuali dove poi è stato caricato in gravi condizioni sull'elisoccorso Grifo che lo ha portato al Centro Grandi Ustionati dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena diretto dal dottor Giuseppe Perniciaro. Attualmente è in prognosi riservata e ricoverato in terapia intensiva.

Ad intervenire anche i sindacati puntando ancora una volta il dito sulla piaga della sicurezza sul posto di lavoro.

"Gli RLS stanno seguendo la questione per capire procedure, tempi di intervento ma soprattutto le dinamiche che hanno portato a ciò. Il giorno 11 abbiamo scioperato seguendo Cgil e Uil nazionali e uno dei temi erano proprio in numero infortunii sul lavoro - dice Alessio Negro, segretario Filt Cgil alla guida del Settore Porti, Coordinatore sindacale dei Delegati CULP - Penso sia il caso di sedersi tutti a un tavolo e ragionare perché la sicurezza è pratica non parole o scritte. Serve lavorare su prevenzione, livelli di attenzione, carichi di lavoro e tempistiche per svolgere il proprio lavoro. Il 90% degli infortuni deriva da queste cose".

"Finché non torneremo a mettere il lavoratore al centro dei ragionamenti questa tendenza non cambierà. Servono più controlli e continui in tutti i luoghi produttivi, sanzionare le aziende per stimolarle a non abusare della professionalità dei salariati. Siamo molto preoccupati e vicini alla famiglia, amici e colleghi. La cosa più importante ora è che possa salvarsi" conclude.

Luciano Parodi

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