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Attualità | 18 aprile 2024, 18:00

Ex Colonie, dall'hotel a 5 stelle ai 29 alloggi. Uniti per Celle: "Approdare in consiglio con questa pratica ci lascia sorpresi e amareggiati"

In consiglio comunale sbarcherà la tematica legata alla revisione della convenzione tra la Punta dell'Olmo e il Comune

Ex Colonie, dall'hotel a 5 stelle ai 29 alloggi. Uniti per Celle: "Approdare in consiglio con questa pratica ci lascia sorpresi e amareggiati"

Il passaggio dall'hotel a 5 stelle a 29 alloggi sarà al centro del consiglio comunale di Celle.

Il Padiglione Frizzoni dell'ex Colonie Bergamasche ospiterà quindi le abitazioni e non più la struttura alberghiera come era stato disposto dalla convenzione del 2018.

La società Punta dell'Olmo che ha già realizzato e venduto 49 alloggi dove prima era presente il Padiglione Camozzi ha chiesto una revisione cambiando la destinazione d'uso prevista dalla legge regionale che permette ai volumi superiori ai 10mila metri cubi di trasformarli (attuali 18mila metri cubi) in residenziali con una riduzione di volumi (saranno ridotti a 13mila metri cubi).

Per il Comune di Celle erano già previsti oneri di urbanizzazione e con questo cambio in corsa ne saranno previsti ulteriori oltre all'utilizzo pubblico di nuove strutture all'interno dell'ex colonie (ristorante, piscina, campi da tennis, da paddle, da calcio, spa, posteggi): dalla riqualificazione dell'area di San Bastian passando per la riqualificazione dell'arenile di fronte alle ex colonie per la creazione di una spiaggia libera attrezzata, nuovi parcheggi per le moto in via Galilei, un restyling della scala d'accesso di via alla Costa. Per un totale delle opere che si attesterebbe su un milione di euro.

La minoranza di Uniti per Celle però non ci sta ed è pronta a dar battaglia durante la seduta del parlamentino cellese rispondendo alla proposta di approvazione della bozza di aggiornamento della convenzione urbanistica per la disciplina dell'esecuzione di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici che fanno parte dell'ex compendio.

"La decisione di approdare in consiglio con una pratica così dirompente a due mesi dalle elezioni ci lascia stucchevolmente sorpresi ed amareggiati, sottolineando che vengono gettati dalla finestra i 100mila euro del percorso di democrazia partecipata svolto alle origini del progetto e che in una notte primaverile la maggioranza ha deciso senza dibattito o confronto con la cittadinanza la più grande operazione immobiliare residenziale degli ultimi 30 anni, appunto 29 abitazioni, in un contesto di pregio con un elevato valore di realizzo economico" dice il capogruppo di opposizione Remo Zunino.

"Quando fu discussa per lungo tempo la destinazione urbanistica di quel complesso ci eravamo fatti persuadere che comunque una piccola parte diventasse una struttura ricetiva capace di sostituire gran parte dei posti letto andati persi per vetustità, altri per interessi, pur legittimi dei proprietari degli immobili consentito da una legge discutibile e già preordinata ad essere peggiorata dagli interventi legislativi del centro destra regionale degli ultimi 4 anni" prosegue.

 

 

Luciano Parodi

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