Era stato condannato in primo grado ad un anno, 9 mesi e dieci giorni con la concessione delle attenuanti generiche e specifiche e la sospensione condizionale della pena. La Corte d'Appello di Genova però lo ha assolto con formula piena perché il fatto non costituisce reato.
Massimo Parodi, ex presidente del consiglio comunale alassino e direttore generale della società partecipata Servizi Comunali Associati (SCA) era scato condannato dal Collegio del Tribunale di Savona il 18 dicembre del 2023 per peculato.
A seguito delle indagini, a Parodi era stato contestato un utilizzo indebito e ripetuto, in circa 34 occasioni, per fini non leciti, di un’autovettura, una Fiat Panda, di servizio tecnico/operativo dell'azienda.
Il provvedimento era stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, pm Massimiliano Bolla, dopo gli accertamenti effettuati in servizi di osservazione e controllo e nell'acquisizione di documenti, svolte dal Nucleo Operativo dei carabinieri della Compagnia di Alassio.
Prima della requisitoria del Pm (che aveva chiesto 4 anni) e le conclusioni degli avvocati difensori Franco Vazio e Giovanni Maglione (che avevano richiesto l'assoluzione perchè il fatto non sussiste e non costituisce reato), era stato anche ascoltato il sindaco di Alassio Marco Melgrati.
Nel secondo grado di giudizio però è giunta la sentenza di assoluzione.
"È finito un incubo. Ringrazio chi mi è stato vicino in questo durissimo periodo e ringrazio soprattutto gli avvocati Franco Vazio e Giovanni Maglione per lo straordinario lavoro svolto e per aver creduto fin dal primo momento nella mia innocenza" il commento di Parodi.














