"Uno dei passaggi amministrativi per presentare la propria candidatura alla carica di consigliere comunale, come per altri incarichi pubblici, è la sottoscrizione di un'autocertificazione nella quale si dichiara che non ci sono cause di ineleggibilità e incompatibilità. Nella quotidianità ci sono tante altre situazioni per le quali sono richieste le autocertificazioni e ognuno di noi conosce le conseguenze penali qualora in esse si dichiarino cose non vere". Ad affermarlo é il consigliere di opposizione del gruppo "Insieme per Carcare" Christian De Vecchi.
"Anche la consigliera comunale Grenno, nonché assessore ai lavori pubblici del Comune di Carcare, ha dovuto per candidarsi alle elezioni comunali presentare un'autocertificazione - continua De Vecchi -. Ricoprire un incarico pubblico, in una Commissione che esprime pareri tecnici in merito a pratiche edilizie e paesaggistiche del Comune per il quale ci si candida ad una carica elettiva, è per la legge e la giurisprudenza italiana una causa di ineleggibilità".
"La consigliera comunale Grenno - prosegue -, ha esercitato questo doppio incarico per oltre un anno e mezzo, prima di accorgersi di esserci incompatibilità e dare le tardive dimissioni dal ruolo di componente della Commissione Tecnica prima citata".
"Ovviamente in quel periodo temporale ha firmato pratiche che, probabilmente, ad oggi potrebbero anche essere impugnate per vizio formale. Tre di queste pratiche, riguardano proprio il Comune di Carcare. Come gruppo consiliare abbiamo presentato un interpellanza, da discutere in Consiglio Comunale, per fare chiarezza sulla vicenda. Nella certezza che le regole, amministrative, se ci sono vanno rispettate. Diversamente siamo di fronte a casi di 'vandalismo istituzionale'", conclude De Vecchi.














