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Politica | 17 giugno 2025, 17:21

Termovalorizzatore in Val Bormida, Giampedrone: "Nessuna imposizione, rispetto per le volontà delle amministrazioni locali"

Bando regionale pronto ma in sospeso in attesa dell'approfondimento richiesto: "Non escludo aree ancora da valutare. Vale per Cairo, ma anche per Genova, Imperia o La Spezia"

Termovalorizzatore in Val Bormida, Giampedrone: "Nessuna imposizione, rispetto per le volontà delle amministrazioni locali"

"Lo sviluppo di un impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti in Liguria potrà avvenire solo se ci sarà il sì delle amministrazioni locali. Nessuna imposizione dall’alto2.

Così l'assessore regionale ligure al ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone ha chiarito, nella seduta odierna del Consiglio Regionale, la posizione della Giunta sul progetto del termovalorizzatore, rispondendo all'interrogazione presentata dal consigliere di Avs Jan Casella per chiedere a che punto siano le procedure per la pubblicazione del bando e se la Val Bormida (in particolare Cairo Montenotte) sarà compresa tra le aree potenzialmente coinvolte.

L’interrogazione faceva riferimento al documento sottoscritto lo scorso 20 febbraio dai sindaci dei 19 Comuni della Val Bormida, intitolato “Posizione unanime contro la realizzazione di un termovalorizzatore in Valbormida”. Una presa di posizione chiara, che ha indotto la Regione a sospendere temporaneamente l’emanazione del bando, inizialmente previsto per la primavera 2025.

Questo anche a seguito della presa di posizione da parte della Provincia di Savona, che nelle scorse settimane ha chiesto all’unanimità la costituzione di un tavolo tecnico per approfondire tutti gli aspetti legati alla realizzazione di un eventuale impianto: "L’approfondimento richiesto - ha sottolineato l'assessore regionale - ci è sembrato meritevole di una considerazione tecnica ben strutturata, accompagnata da una Provincia che si è mossa in modo istituzionalmente corretto. Detto ciò il bando è pronto, nel giro di qualche settimana, finito l’approfondimento del savonese, noi saremo pronti a farlo uscire ma, su questa partita, adegueremo le esigenze rispetto alle volontà dei territori".

Giampedrone ha voluto però ribadire che si tratta di un processo aperto e trasparente, che non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei territori: "Da quest'aula la garanzia dev'essere che il percorso che noi vogliamo provare ad approfondire con chiunque voglia valutare una progettualità di questo tipo, passa da un sì alla possibilità di sviluppo di un progetto, non di un sì alla realizzazione dell'impianto. Non vorrei che il primo sindaco che dovesse dire di sì a uno sviluppo progettuale venisse crocifisso in pubblica piazza, solo per aver osato aprire una riflessione. Parlare non è un elemento negativo. È un segno di responsabilità".

Nel rispondere a Casella, l’assessore ha poi chiarito che la Regione ha elaborato un piano che individua le aree dove gli impianti non si possono costruire, affidando all’agenzia regionale il compito di estrapolare le aree potenzialmente idonee. "Abbiamo un piano regionale che dà criteri tendenzialmente escludenti, dice cioè dove questo tipo di impianti non si può fare - ha aggiunto -. A Rina è stato dato mandato di esplorare le aree idonee, che non sono la completezza. Non escludo quindi ci siano aree ancora da valutare. Vale per Cairo, ma anche per Genova, Imperia o La Spezia".

Altro elemento sottolineato da Giampedrone è il ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità, che sarà coinvolto fin da subito nell’eventuale iter progettuale: "L’Istituto accompagnerà ogni eventuale proposta con un ruolo di terzietà sui temi sanitari. Il confronto con il territorio deve essere serio, anche con i portatori di interesse che hanno posizioni più critiche".

Rispetto al documento dei sindaci della Val Bormida, l’assessore ha concluso: "Abbiamo risposto alla richiesta della Provincia con disponibilità. Se da questo confronto nascerà una progettualità condivisa, bene. Altrimenti, rimarrà quel documento del “no” e la Regione ne prenderà atto. Su questa partita ci adeguiamo alla volontà dei territori".

Mattia Pastorino

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