Tensione alle stelle nel Consiglio comunale di Carcare, dove la decisione dell’amministrazione di redistribuire i fondi originariamente destinati all’acquedotto di Negreppie ha provocato un acceso scontro politico. La variazione di bilancio annunciata dal sindaco Rodolfo Mirri prevede infatti che le risorse vengano utilizzate per altri interventi sul territorio comunale.
L’assessore Simone Ziglioli ha illustrato nel dettaglio la ripartizione delle somme: 26mila euro per completare i giochi in piazza Caravadossi, 67mila per una prima tranche di lavori di bitumatura e 23mila per interventi straordinari sul patrimonio comunale.
Immediate le critiche del gruppo di minoranza Insieme per Carcare. Il capogruppo Alessandro Ferraro ha accusato il sindaco di scarsa trasparenza: “La delibera del 22 maggio indicava chiaramente lo spostamento dei fondi. Il sindaco avrebbe potuto comunicarlo subito, non alla vigilia del Consiglio comunale, magari ammettendo che il progetto non era ancora pronto. Così sembra solo un’arrampicata sugli specchi”.
Il sindaco Mirri ha replicato respingendo le accuse: “L’opposizione parla senza conoscere i fatti. Abbiamo svolto numerosi incontri con il CIRA, ma i tecnici sono in ritardo con la progettazione. Non posso lasciare somme ferme quando ci sono urgenze da affrontare. L’acquedotto si farà, è nel nostro programma elettorale. Non lasceremo 40 famiglie senz’acqua, come invece ha fatto la precedente amministrazione”.
Nei giorni scorsi, per rassicurare i residenti di Negreppie, il primo cittadino aveva diffuso una nota in cui spiegava che l’intervento sarà pianificato nel contesto della revisione del Piano d’Ambito per il Servizio Idrico Integrato, prevista per il 2026: “Stiamo procedendo con rigore tecnico e responsabilità politica. La pianificazione finanziaria sarà accurata e basata sull’attivazione di tutte le fonti di finanziamento disponibili, comprese quelle regionali, statali ed europee. Questa scelta non è un passo indietro, ma un passaggio tecnico necessario per garantire la fattibilità dell’opera (LEGGI QUI)”.
Ad alimentare ulteriormente il dibattito è intervenuto anche il consigliere De Vecchi: “Non si tratta di 40 utenze, ma di una quindicina. In questi ultimi sei mesi, nel pieno della tempesta mediatica, l’amministrazione Mirri ha dovuto rendersi conto che le promesse elettorali facili sono difficili da trasformare in fatti, nonostante i 150mila euro derivanti dalla monetizzazione degli oneri del supermercato in località Cirietta. La nostra amministrazione, in passato, ha preferito la concretezza ai proclami, per rispetto dei cittadini”.
Mirri ha concluso ribadendo l’impegno della giunta: “Se non sarà possibile accedere ai finanziamenti, sarà il Comune a farsi carico dell’opera attraverso un mutuo. A settembre o ottobre il progetto dovrebbe essere pronto e allora decideremo come procedere. Una cosa è certa: l’acqua a Negreppie arriverà. È nel nostro programma elettorale, e noi quel programma lo rispettiamo”.














