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Attualità | 23 luglio 2025, 07:30

Unità d’intenti sul Punto di primo intervento di Albenga: "Aperto h24 tutto l’anno, senza test"

Ieri sera si è riunita la Commissione per il potenziamento dell’ospedale ingauno allargata a Regione e Provincia. Sulle ambulanze, il sindaco: “Va modificato il protocollo di Asl2 prevedendo che i codici bianchi e verdi vengano portati ad Albenga”

Unità d’intenti sul Punto di primo intervento di Albenga: "Aperto h24 tutto l’anno, senza test"

Unione d’intenti e una posizione condivisa: il Punto di Primo Intervento dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga deve restare operativo h24 per tutto l’anno, e le ambulanze devono avere la possibilità di trasportare i pazienti meno gravi direttamente nella struttura ingauna. È questo il risultato più significativo emerso ieri, martedì 22 luglio, dalla Commissione consiliare richiesta dal sindaco Riccardo Tomatis e convocata dal presidente Giorgio Cangiano, con invito a Regione e Provincia.

All’ordine del giorno, la situazione del Ppi, recentemente riaperto 24 ore su 24 in via sperimentale per il periodo estivo. Ma per amministratori locali e consiglieri regionali non servono ulteriori verifiche: il servizio funziona e va stabilizzato.

“Ho ritenuto opportuno – spiega Giorgio Cangiano – convocare la commissione e allargare l’invito anche ai consiglieri regionali, perché credo sia fondamentale affrontare queste tematiche in modo costruttivo, senza polemiche, ma con l’obiettivo comune di ottenere risultati concreti per il nostro territorio. A pochi giorni dalla riapertura del Ppi, sono già emerse gravi criticità: le ambulanze del 118 continuano a essere indirizzate esclusivamente al pronto soccorso del Santa Corona, invece di essere smistate, in base alla gravità dei casi, tra Pietra Ligure e Albenga. Questo meccanismo non funziona: se la riapertura del Ppi rappresenta un test, è evidente che in queste condizioni è destinato a fallire. Il nostro territorio ha bisogno di risposte sanitarie adeguate, che oggi – è sotto gli occhi di tutti – sono del tutto insufficienti”.

Il sindaco Riccardo Tomatis ribadisce l’importanza dell’ospedale ingauno nel quadro dell’offerta sanitaria regionale: “Il nostro ospedale, il più nuovo e funzionale della Liguria, rappresenta un presidio fondamentale non solo per Albenga, ma per tutto il comprensorio e, in prospettiva, anche per le località limitrofe della provincia di Imperia. Per quanto riguarda l’attività programmata, la struttura funziona e svolge un ruolo di supporto sempre più importante. A breve sarà attivato anche il week surgery, che auspichiamo diventi una soluzione strutturale e non solo temporanea legata alla ristrutturazione del Santa Corona. Per quanto concerne il Punto di Primo Intervento, è evidente che debba essere operativo h24: le emergenze non avvengono in orari prestabiliti. I test non servono: bastano i dati pre-Covid per capire che il servizio funzionava, e lo faceva bene. Nel 2020 il Ppi di Albenga erogava circa 24.000 prestazioni annue, tutte appropriate e garantite h24. Attualmente, secondo il protocollo del 118 vigente, le ambulanze vengono tutte indirizzate a Pietra Ligure: è indispensabile che l’Asl 2 modifichi questa procedura, come peraltro anticipato durante l’incontro a Genova con il Presidente Bucci e l’assessore Nicolò, prevedendo che i codici bianchi e verdi vengano portati ad Albenga, questo anche per alleggerire la pressione sul Santa Corona oggi purtroppo in evidente difficoltà”.

Durante il confronto è emerso in modo chiaro che il PPI funziona, che l’apertura h24 non deve essere considerata temporanea e che le ambulanze devono poter raggiungere Albenga in tutti i casi compatibili con la struttura.

Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri regionali. Rocco Invernizzi ha citato i dati del primo semestre 2025: “Quando il PPI era attivo 12 ore al giorno, si sono registrati 6.647 accessi, con una media di circa 37 accessi quotidiani. Questo dimostra che il servizio è utilizzato ed è efficace. È vero che le ambulanze devono seguire protocolli rigorosi, ma nulla vieta che i casi a bassa complessità vengano portati ad Albenga”.

Sara Foscolo ha aggiunto: “Albenga e Pietra devono essere due plessi dello stesso ospedale. Nel 2025 solo 46 ambulanze sono arrivate al PPI di Albenga: è un numero troppo basso. Serve un intervento concreto per ribilanciare il sistema in base alla gravità dei casi”.

Il consigliere Jan Casella ha annunciato iniziative immediate: “Presenterò un ordine del giorno in Consiglio Regionale per chiedere che l’apertura h24 del PPI venga estesa a tutto l’anno. Subito dopo, depositeremo un’interrogazione per avere chiarimenti sulla gestione degli invii notturni delle ambulanze, oggi esclusivamente diretti a Pietra Ligure”.

Significativi anche i dati forniti in seduta: nei primi dieci giorni di riapertura notturna del Ppi di Albenga sono stati trattati 125 pazienti. “Un numero che conferma la validità e la necessità di mantenere attivo il presidio anche nelle ore notturne”, ha sottolineato il consigliere regionale Angelo Vaccarezza.

Il presidente Cangiano lo ha ribadito nella conclusione: “Il Ppi funziona e mi fa piacere che emerga da questo incontro che l’apertura h24 non sia un test, ma una risposta al territorio che deve essere garantita tutto l’anno. È importante che anche le ambulanze, nei casi previsti, possano essere portate al PPI”.

Il sindaco Tomatis ha quindi rilanciato: “Oggi stiamo parlando del Ppi e il nostro obiettivo è quello di fare in modo che questo sia attivo, funzionante e lo sia h24, 365 giorni l’anno. Ciò non toglie che in un futuro l’ospedale di Albenga possa tornare ad avere un pronto soccorso, così com’è stato fino a qualche anno fa. In parte soddisfa già le caratteristiche per esserlo, e in parte potrebbe farlo in modo complementare con Santa Corona. Mi impegno a convocare una conferenza dei sindaci del distretto sociosanitario, perché solo unendo le forze e parlando con una voce sola potremo davvero tutelare il diritto alla salute dei nostri cittadini e dei visitatori”.

LE DICHIARAZIONI
 

Jan Casella, consigliere regionale (Avs): "Questi 45 giorni di apertura notturna non possono essere considerati un test per valutare l'utilità del Punto di primo intervento ad Albenga, soprattutto alla luce del fatto che le ambulanze vengono indirizzate a Pietra Ligure. Domani presenterò un ordine del giorno in consiglio regionale per chiedere l'estensione dell'apertura notturna del Ppi 365 giorni all'anno e, subito dopo, depositeremo un'interrogazione per chiedere chiarimenti sulla decisione di mandare le ambulanze al Santa Corona in orario notturno. Ci auguriamo che l'apertura notturna del Ppi sia prevista tutto l'anno e che le ambulanze possano essere ricevute all'ospedale di Albenga anche dalle 20 alle 8.  Raggiunto questo obiettivo, è necessario che la Regione stabilisca la centralità dell'ospedale di Albenga nella strategia regionale. È una struttura moderna, ampliabile, baricentrica e deve essere sfruttata a pieno in tutte le sue potenzialità".

Rocco Invernizzi, consigliere regionale (FdI): "Dire che il modello organizzativo del PPI dell’ospedale di Albenga non funziona è errato. Lo dicono i numeri che fotografano una situazione diametralmente opposta a quella evidenziata. Dal 10 luglio scorso il servizio è stato esteso a 24 ore su 24, sette giorni su sette, per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze del territorio, specialmente durante il periodo estivo che vede un notevole aumento della popolazione. Nelle prime dieci notti di attività h24, sono stati gestiti in media 10 pazienti a notte mentre i dati relativi al primo semestre del 2025 (gennaio-giugno), quando il PPI operava per 12 ore, sono stati registrati ben 6.647 accessi, con una media di circa 37 accessi giornalieri. È importante sottolineare che, sebbene il sistema di emergenza-urgenza regionale preveda l'invio delle ambulanze con pazienti che necessitano di cure ad alta complessità all'Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in base a rigorosi protocolli clinici, non esiste alcuna preclusione all'invio di ambulanze al PPI di Albenga per i casi appropriati. Le decisioni, come ricordato dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò e dalla direzione dell’Asl 2 del Savonese, seguono protocolli clinici condivisi a livello regionale e nazionale per garantire la sicurezza dei pazienti». La stessa Asl e la Regione offrono dati che spiegano meglio l’attività del PPI di Albenga.  I dati del 2025 (proiezione dal 15 luglio) mostrano che su un totale di 14.222 accessi al PPI, 14.112 sono stati in auto-presentazione e 110 in ambulanza.  I trasferimenti, pari a 1.240, hanno riguardato esclusivamente pazienti giunti in auto-presentazione, per i quali si è reso necessario il ricovero in strutture più idonee alla loro patologia. Oltre al PPI, l'Ospedale di Albenga vanta un'ampia gamma di servizi e reparti in piena efficienza come l’aumento dei ricoveri e del valore economico; il potenziamento dell'attività chirurgica, quindi un'ampia offerta di degenze, servizi diagnostici e ambulatoriali all'avanguardia, la Casa di Comunità. «Vale la pena ricordare che sono in corso i lavori per la realizzazione dell'Ospedale di Comunità, un'ulteriore implementazione dell'offerta sanitaria territoriale. L'ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga  si conferma quindi come una struttura sanitaria moderna, efficiente e in continua evoluzione, in grado di fornire risposte concrete e di alta qualità ai bisogni di salute di un vasto bacino d'utenza. La polemica relativa al trasporto in ambulanza appare pertanto strumentale e non rappresentativa della realtà dei fatti, che vedono il presidio ingauno pienamente integrato e operativo all'interno della rete di emergenza-urgenza e dell'offerta sanitaria complessiva della ASL 2 Savonese".

Angelo Vaccarezza, consigliere regionale (FI)
Il consigliere regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza ha rivendicato i risultati ottenuti dalla Regione Liguria sul nosocomio, definendo il Punto di Primo Intervento (PPI) una realtà fondamentale e ormai riconosciuta dai cittadini con quasi 14.000 accessi nel 2024 e oltre 7.000 nei primi sei mesi del 2025, con una proiezione di 15-16.000 accessi entro fine anno. Secondo Vaccarezza, ciò dimostra che molti utenti scelgono volontariamente il PPI di Albenga, contribuendo così ad alleggerire la pressione sul pronto soccorso di Santa Corona.
Ha poi voluto ridimensionare le polemiche legate al numero di ambulanze in arrivo ad Albenga, definendole strumentalizzazioni. «Non è vero che le ambulanze non arrivano», ha spiegato, chiarendo che le scelte di destinazione spettano ai sanitari coinvolti nel trasporto, sulla base della gravità dei casi.
Vaccarezza ha infine ricordato che il PPI funziona, così come l’estensione dell’orario di apertura nelle ore notturne, e ha invitato a superare le divisioni politiche in materia di sanità: «Le soluzioni non hanno colore e vanno valutate per la loro efficacia, non per la provenienza politica».

Nicola Podio, consigliere comunale albenganese e membro della commissione per il potenziamento dell'ospedale Santa Maria di Misericordia: “Abbiamo assistito ad una commissione estremamente costruttiva nei toni e forte nei contenuti, dove tutte le forze politiche – da destra a sinistra – hanno condiviso richieste legittime per l’ospedale di Albenga. I dati parlano chiaro: il Ppi del Santa Maria di Misericordia funziona, è solido e in costante crescita. Con quasi 14mila accessi nel 2024 e oltre 7mila solo nella prima metà del 2025, il punto di primo intervento si conferma un presidio affidabile e ben riconosciuto dai cittadini. Un’offerta sanitaria importante, presente e apprezzata. Ecco perché la prospettiva di un’apertura h24 per tutto l’anno è tutt’altro che remota, ma una possibilità reale supportata da questa tendenza positiva. Quanto alle voci sul presunto dirottamento delle ambulanze verso Santa Corona, va fatta chiarezza. Le ambulanze ad Albenga arrivano, ne arrivano poche ma arrivano. E di certo non ne arrivano poche per un capriccio politico di Asl2. Esiste un protocollo operativo che tutti gli operatori sanitari seguono scrupolosamente per garantire la massima sicurezza dei pazienti. Parlare oggi di ‘dirottamenti’ non è solo fuorviante, ma alimenta polemiche inutili e soprattutto danneggia la credibilità dell’ospedale di Albenga, proprio ora che sta cercando con forza di riconquistare il ruolo che merita. In questi mesi è emersa una forte inversione di tendenza: una volta la sanità albenganese si decideva a Genova, oggi si decide qui. Ad Albenga. Il centrodestra ha fatto sentire il suo peso e la Regione ha dimostrato di esserci davvero, interessandosi in modo diretto a ciò che accade sul territorio. E voglio ribadire tre concetti: primo, la sanità non è né di destra né di sinistra e questa commissione lo ha dimostrato; secondo, il Ppi sta macinando numeri importanti ed è credibile pensare a un’estensione dell’orario per tutto l’anno; terzo, finalmente è il territorio albenganese che guida il cambiamento, con una Regione presente e attenta. Un ringraziamento particolare ai consiglieri regionali Angelo Vaccarezza, Rocco Invernizzi e Sara Foscolo per la loro costante presenza sul territorio e attenzione verso la sanità ingauna. La strada è quella giusta. Avanti così, nell’interesse di tutti”. 

Roberto Arboscello, consigliere regionale (Pd): "L’incontro ha fatto emergere per me un punto fermo: l’apertura del Ppi 24 ore su 24 non può essere considerata una semplice ‘fase di prova’, come vorrebbe la Giunta regionale. I numeri parlano chiaro e con una previsione di oltre 16.000 accessi annui, è evidente che il servizio debba essere strutturato come permanente e duraturo. Il Ponente ligure chiede da tempo l’attivazione stabile del Punto di Primo Intervento e c’è unanime convergenza che questa apertura debba rappresentare l’inizio di un nuovo corso per la sanità del territorio. È fondamentale però che prosegua con determinazione la ricerca di personale sanitario, affinché non si penalizzi in alcun modo il Pronto Soccorso di Pietra Ligure ed entrambi i presidi possano funzionare al meglio, in modo complementare e senza sovrapposizioni. Sul tema delle modalità di accesso al Ppi h24, in particolare di ambulanze e mezzi di soccorso, invece credo che la politica debba fare un passo indietro. Servono indicazioni tecniche, autorevoli e competenti. Per questo chiederò in Commissione II l’audizione del Comune di Albenga, dei vertici dell’Asl2, di Alisa e di tutti gli attori coinvolti, per definire un protocollo operativo che risponda davvero alle esigenze di quel presidio e del territorio".

Maria Gramaglia

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