La Conferenza Episcopale Italiana lo ha scelto come volto di una campagna nazionale per raccontare quanto faccia bene al cuore aiutare gli altri.
Don Meo Prato, classe 1973, monregalese di nascita, ordinato sacerdote nel 2009, da diversi anni opera in Val Bormida, tra le comunità di Cengio, Saliceto, Camerana, Prunetto e Cosseria, prestando servizio anche nei centri Caritas e nelle case di riposo della zona.
Un'anima gentile, vicina ai bisogni della gente e da sempre capace di coinvolgere anche i più giovani nelle attività della Chiesa, come già faceva, ancora prima di ricevere l'ordinazione, per la comunità di Villanova Mondovì.
Negli scorsi mesi, appresa la notizia della morte di un uomo, Nicola, rimasto senza famiglia, ha lanciato un appello diventato virale, ripreso anche dalle cronache nazionali: l’invito a partecipare al funerale. Un modo per accompagnare il defunto con affetto, anche se non era conosciuto.
Ora il suo volto è diventato quello della campagna “Uniti nel Dono” della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che promuove la solidarietà e il sostegno economico alla Chiesa.
"Ogni giorno don Meo accende la sua auto e parte – scrivono dal Comune di Cosseria (SV) –. Non importa il meteo, non importa la stanchezza. Le strade che attraversa collegano paesi piccoli e persone che hanno bisogno di un volto amico. Don Meo è il parroco di Cosseria e di altre parrocchie della Val Bormida, ligure e piemontese.
La sua missione non ha clamore: lo trovi nella casa di riposo, seduto accanto a chi sente di non avere più nulla da raccontare, ma in realtà custodisce un’intera vita. Lo vedi tra i giovani, che ascolta senza giudicare, offrendo tempo e presenza vera. Lo incontri nei magazzini della Caritas, mentre solleva scatole di alimenti come se fossero abbracci da dare a chi ha fame. La Conferenza Episcopale Italiana lo ha scelto come volto di una campagna nazionale. Un onore che lui non cercava, perché non ama apparire. Ma ha accettato, perché il messaggio non parla di lui, parla di chi vive ai margini, di chi ha bisogno di un aiuto concreto e di un po’ di speranza.
Don Meo sa che nessuno deve restare solo. Neppure quando la vita finisce. Per questo, quando qualcuno se ne va, soprattutto chi non ha più nessuno accanto, lui si muove affinché anche l’ultimo viaggio sia accompagnato da un volto amico. Così, mentre il suo volto scorre negli spot televisivi, lui continua a fare quello che ha sempre fatto: percorrere strade, bussare a porte, offrire ascolto e gesti semplici. Ogni giorno. Senza applausi, senza palchi. Solo con la certezza che la vera testimonianza non si fa davanti a una telecamera, ma accanto a chiunque abbia bisogno di qualcuno accanto".
Qui il video, per donare:
(Credits: produzione del video di Manuela Borraccino – Riprese, montaggio e fotografie di Sara Ballocco)
Traccia musicale: Serenity di Pufino (freethouse.com)














