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Curiosità | 14 agosto 2025, 11:07

Ferragosto rovente nel Savonese, Caronte non molla: quando ci sarà la svolta?

La poderosa ondata di calore che ha investito l'intero bacino del Mediterraneo schiaccia la provincia di Savona, con temperature estreme e notti tropicali

Ferragosto rovente nel Savonese, Caronte non molla: quando ci sarà la svolta?

Un Ferragosto nella morsa del caldo in tutte le località della provincia di Savona, quest'anno, con "Caronte" che non accenna a mollare la presa. Le temperature restano abbondantemente sopra le medie stagionali, con punte vicine ai 38°C in molte aree, mentre l’afa opprime dappertutto, anche durante le ore notturne ormai caratterizzate da un clima tipicamente tropicale. A determinare questa situazione è ancora una volta l’anticiclone africano, che continua a stazionare sul bacino del Mediterraneo.

Solo a titolo di esempio, secondo i dati dell'Osservatorio Meteo Idrologico della Regione, questa mattina ad Alassio la colonnina di mercurio ha raggiunto i 34,3 gradi, seguita a breve distanza da Pietra Ligure, che ha toccato i 34 gradi tondi, e da Andora, con 33,5 gradi. Anche Albenga ha fatto registrare un valore simile, con 33,4 gradi, confermando un quadro termico particolarmente rovente sul Ponente savonese. Un po’ più contenute, ma comunque sopra i 30 gradi, le temperature a Savona, dove si sono toccati i 32,7 gradi, e a Varazze, che si è fermata a 31,4 gradi. Nell’entroterra, Cairo Montenotte ha fatto registrare una massima di 30,2 gradi, mantenendosi su valori leggermente più miti rispetto alla fascia costiera, ma sempre ben oltre la media del periodo. Durante la giornata, però, i valori tendono a cambiare, con punte di calura veramente notevoli.

Tuttavia, secondo le ultime previsioni, l’attuale fase di caldo estremo potrebbe presto avviarsi verso una graduale attenuazione. Fino a sabato 16 agosto, infatti, la situazione rimarrà sostanzialmente invariata, con condizioni stabili e temperature elevate in quasi tutto il territorio, fatta eccezione per le zone montuose, sia alpine che appenniniche, dove non si esclude qualche episodio temporalesco pomeridiano, capace di influenzare parzialmente il quadro termico locale.

Secondo gli esperti, il vero cambiamento potrebbe arrivare a partire da domenica 17, quando un indebolimento dell’anticiclone e un primo abbassamento del flusso atlantico inizieranno a scardinare la cupola di calore. Questo porterà a un progressivo rimescolamento delle masse d’aria e a un lento calo delle temperature, inizialmente al Nord e, nel corso della settimana successiva, anche al Centro e infine al Sud. Non si prevede, comunque, una rottura netta dell’estate: l’abbassamento termico sarà di pochi gradi, ma sufficiente a rendere l’atmosfera più sopportabile.

Contestualmente, si faranno strada anche condizioni meteo leggermente più instabili, con l’arrivo di qualche perturbazione che potrebbe contribuire ad allentare la morsa dell’afa. Un sollievo, dunque, per chi fatica a convivere con le attuali temperature torride: nei prossimi giorni, il clima potrebbe tornare a mostrarsi più mite e meno opprimente, segnando un primo passo verso una fase estiva meno estrema.

Merita una menzione anche il Mar Ligure, che a giugno ha fatto registrare temperature superficiali anomale. A testimoniarlo sono i dati raccolti il 30 giugno 2025, quando le acque liguri hanno toccato i 29,36°C, superando ampiamente sia la media mensile di 22,7°C, sia il precedente record storico di 26,4°C fissato nel giugno del 2003. Questo picco è stato poi ulteriormente superato il 1° luglio, con 29,43°C, circa 7 gradi oltre la norma climatica del periodo.

Se luglio ha segnato una temporanea attenuazione, pur mantenendosi su valori superiori alla media del trentennio 1985-2005, agosto è iniziato con temperature nella norma, per poi registrare una nuova impennata. Il 12 agosto, ad esempio, la temperatura superficiale del Mar Ligure ha raggiunto i 27,96°C, circa 3,5°C sopra la media, mentre per il 15 agosto è atteso un ulteriore picco fino a 28,48°C. 

Non meno significativa è la situazione a 30 metri di profondità, dove tra fine luglio e i primi di agosto sono stati registrati diversi picchi superiori ai 20,5°C, valori che restano comunque sopra le medie anche nei giorni successivi. Questi dati rendono evidente l’eccezionalità dell’ondata di calore marina, tra le più marcate mai osservate nel Mediterraneo.

Il riscaldamento delle acque favorisce inoltre la diffusione di specie aliene, organismi tipici di mari tropicali che trovano ora condizioni favorevoli anche nel Mediterraneo. Alcune ripercussioni sono evidenti: ad esempio, il 2025 ha segnato un numero record di deposizioni di uova di tartaruga marina Caretta caretta lungo le spiagge liguri, un indicatore sia dell’innalzamento delle temperature marine che della crescente presenza della specie in queste acque.

Redazione

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