Nonostante non si siano toccate le vette degli anni precedenti, anche per il 2024 Finale Ligure si è confermata in vetta alla classifica provinciale per incassi da sanzioni stradali.
Nell'anno appena trascorso, secondo i dati del Siope, il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici consultabile sul sito del Ministero dell’Interno, le casse comunali finalesi hanno introitato 1.632.614 euro. Una cifra significativa, che però si colloca al di sotto dei livelli del 2022 e del 2023, quando gli introiti da multe avevano superato i due milioni di euro (rispettivamente 2.072.448,36 e 2.055.349,40).
A distanza, il capoluogo Savona si è fermato poco sopra il milione e 100 mila euro, mentre la tendenza regionale vede la Liguria quale regione con la più alta media di multe pro capite in Italia.
A commentare questo dato è il gruppo locale della Lega finalese, secondo il quale questi numeri raccontano di un Comune “attivo e vigile” nella lotta alle infrazioni stradali, grazie a un presidio costante della Polizia Locale. Ma per il partito non basta. La nota del Direttivo richiama infatti un grave episodio avvenuto durante il ponte di Ferragosto, quando un diciottenne è stato aggredito da un gruppo di coetanei armati di tirapugni, finendo al pronto soccorso. I responsabili, intercettati dopo un inseguimento, sono stati denunciati per rissa aggravata.
“Mettere in relazione i due aspetti, l’elevato incasso da sanzioni e il fatto di sangue, può sembrare forzato – osserva la Lega – ma evidenzia una contraddizione: un territorio fortemente controllato dal punto di vista amministrativo non è comunque immune da episodi di violenza improvvisa e incontrollata”.
Il gruppo consiliare individua tre direttrici di riflessione: la necessità di un contrasto diffuso ai fenomeni estivi, l’urgenza di politiche di prevenzione oltre la repressione delle infrazioni e l’impegno a “reinvestire i proventi delle multe in segnaletica, mezzi, sicurezza partecipata, educazione civica e programmi sociali rivolti ai giovani”.
“La forte attività sanzionatoria riflette un Comune attento alla legalità urbana – conclude la nota – ma evidenzia anche i limiti di un approccio esclusivamente repressivo. Servono politiche sociali, culturali e di prevenzione capaci di coinvolgere adolescenti e comunità locali, specie in un contesto turistico complesso come Finale Ligure. L’obiettivo deve essere quello di costruire città non solo regolamentate, ma realmente sicure e coese”.













