"Oggi in Consiglio regionale della Liguria è stato proposto un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato del 7 ottobre in Israele. Abbiamo scelto di uscire dall’aula". Lo dichiarano i consiglieri regionali Gianni Pastorino (Gruppo Orlando Presidente), Selena Candia e Jan Casella (Alleanza Verdi Sinistra) e Stefano Giordano (Movimento Cinque Stelle).
"Non perché non rispettiamo il dolore delle vittime ma perché consideriamo questo gesto del tutto strumentale e quindi inaccettabile. Abbiamo sempre definito Hamas per quello che è: un’organizzazione terrorista. Ma il 7 ottobre ha segnato uno spartiacque. Israele ha utilizzato quell’attentato come giustificazione per intensificare, con una ferocia senza precedenti, una violenza che va avanti da decenni: bombardamenti, distruzioni, assedi, un genocidio del popolo palestinese sotto gli occhi del mondo".
"E allora la domanda è semplice: perché oggi un minuto di silenzio e non l’anno scorso, non di fronte alle migliaia di civili palestinesi uccisi? Il dolore non può avere due pesi e due misure", proseguono.
"Quando il silenzio diventa un gesto di parte, piegato alla propaganda, non è più memoria né rispetto: è solo strumentalità politica. E noi a questo gioco non ci sto. Un crimine perpetrato da un regime – quello israeliano – che continua a definirsi democratico. Ma se una democrazia si sente legittimata a sopprimere, discriminare e annientare un popolo intero, allora non è così diversa da un regime autoritario o da un’organizzazione terrorista - concludono - Anzi, è ancora più grave: perché tradisce i valori che dice di rappresentare".














