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Attualità | 17 febbraio 2014, 09:16

Domani manifestazione a Roma delle imprese, Schiappapietra:"Dobbiamo avere certezze per il futuro: noi balneari gestiamo aziende a scadenza"

In Liguria più di mille stabilimenti balneari, gestite da altrettante famiglie, con impiegati più di 15mila lavoratori

Domani manifestazione a Roma delle imprese, Schiappapietra:"Dobbiamo avere certezze per il futuro: noi balneari gestiamo aziende a scadenza"

“La base fondamentale per fare impresa è avere la certezza per il futuro, per il resto ci sono problemi che possono trovare una soluzione col tempo e nel tempo. Noi balneari ora gestiamo delle “aziende” a scadenza: in Italia siamo più di 30mila, il Governo non può fare finta di non accorgersi di noi”. Attacco diretto di Enrico Schiappapietra, presidente dell’ Associazione Bagni Marini, che domani sarà in prima linea insieme ad altri tanti colleghi savonesi ed italiani alla manifestazione organizzata a Roma da Rete Imprese Italia.

All’evento hanno già aderito migliaia di piccole e medie imprese, artigiani e commercianti che si ritroveranno in Piazza del Popolo per chiedere una svolta.

“Abbiamo tentato più volte, come Confcommercio, di aprire un dialogo con il Governo. Le aziende italiane sono frenate da una pesante burocrazia, che si va ad aggiungere ad una crisi economica che colpisce da tempo il settore. Dalla politica non abbiamo avuto risposte, abbiamo trovato solo porte chiuse ed è per questo che domani manifesteremo a Roma”, spiega Torcello.

Per i balneari il problema è doppio: sulla loro testa pende infatti la scadenza delle concessioni dei canoni demaniali balneari:” Siamo delle imprese a scadenza, prosegue Schiappapietra, senza la certezza del rinnovo non possiamo fare investimenti importanti e di conseguenza non possiamo fare bene il nostro lavoro. Il Governo si deve assumere la responsabilità sul nostro futuro e ci deve dare la possibilità di investire nelle nostre aziende con scelte di qualità. Nella sola Liguria più di mille persone, e di conseguenza famiglie, hanno uno stabilimento balneare: contando l’indotto arriviamo a 15mila lavoratori. Noi pensiamo di essere una delle categorie più importanti non solo per la Liguria, ma per tutta l’Italia, dove il turismo balneare è una delle principali attrattive. Paghiamo l'iva al 22%, mentre le altre aziende al 10%, insomma, siamo penalizzati e rischiamo seriamente, senza investimenti, che le persone decidano di andare a trascorrere le vacanze altrove”.

Oltre ai due pullman che partiranno alle 4,45 da Piazza del Popolo a Savona, molti balneari raggiungeranno Roma con il treno (sono infatti stati acquistati più di 200 biglietti) ed in macchina, per quella che si preannuncia essere una manifestazione che determinerà il futuro economico dell’Italia.

Cinzia Gatti

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