Marisa Comesatti: sono passati due mesi dalla scomparsa della 61enne, lo sfogo della figlia Lara

Due mesi e due giorni sono passati dalla scomparsa di Marisa Comesatti, la 61enne che il 21 febbraio scorso doveva raggiungere la figlia Lara a Garlenda per accudire i 2 nipotini.

Da allora non si è saputo più nulla della donna e vane sono state le ricerche e gli sforzi posti in essere dalle forze dell’ordine, da parenti ed amici, che si erano per primi attivati per aiutare nelle ricerche le figlie di Marisa.

Ed era stato proprio uno degli amici che aveva ritrovato la macchina della donna parcheggiata davanti ad un supermercato di san Bartolomeo al Mare, le speranze, le ricerche in un bacino sempre più ampio, fino al confine con la Francia ed oltralpe dove sono arrivati i manifesti tradotti in francese.

Nessun esito ancora, ma la speranza non si è mai spenta, le ricerche ufficiali si erano sospese e poi riattivate a seguito della segnalazione che il cellulare di Marisa era stato agganciato da una cella nella zona di villa Faraldi, e che forse la zona poteva essere controllata ulteriormente per non lasciare alcun dubbio, nessuna strada intentata.

Niente di fatto neppure in quel caso e, a distanza ormai di mesi lo sfogo della figlia Lara che sulla pagina Facebook “Troviamo Marisa” scrive il 20 Aprile scrive: “Domani saranno due mesi dalla scomparsa di mia madre e ho una sola certezza: non ho capito un c***o!!!!!!!!
Scusate lo sfogo, ma purtroppo siamo ad un punto morto e avrei tanto bisogno di un piccolo indizio...” . La rabbia, lo sfogo, la disperazione nel non sapere più nulla della propria madre e di non sapere come fare, cosa fare per avere una risposta alla domanda : “che fine ha fatto mia mamma?”