Aumenta la disoccupazione e diminuiscono le possibilità di reintroduzione al lavoro. Sono questi i fattori che portano ad un aumento generale della povertà e non solo. Sempre più persone, rimaste senza lavoro o cassintegrate, si rivolgono ai servizi della Caritas diocesana, per chiedere pacchi viveri o un alloggio. “Negli ultimi cinque anni a Savona la situazione è peggiorata, ci sono nuovi poveri che si rivolgono alla Caritas e alla Mensa di Fraternità, e la maggior parte di questi sono italiani – afferma don Adolfo Macchioli, direttore della Caritas Diocesana di Savona – Tra il 2013 e il 2014 c’è stato un aumento delle richieste del 20%, una condizione che non migliora nel tempo”.
A rilevare lo stato di bisogno è il Rapporto Povertà 2014 (sui dati del 2013) pubblicato dalla Caritas: nel 2013 la Mensa di Fraternità e le parrocchie hanno consegnato oltre 10.726 pacchi viveri con un incremento del 4,4% rispetto all’anno precedente (10.275 pacchi viveri) mentre negli alloggi riservati all’emergenza abitativa sono state accolte 87 persone (per un totale di 4.575 notti, con una media di 53 notti a persona nel corso dell’anno). “Nel 2013 la rete dei Centri di Ascolto ha incontrato 1.415 persone che non aveva mai incontrato prima con un incremento del 32%. Al Centro Ascolto Diocesano nel 2011 le persone nuove sono state 601, 643 nel 2012, 907 nel 2013, registrando un incremento del 41%”, viene riportato nel Rapporto.
“In maggioranza sono gli italiani a chiedere aiuto, tanti lavoratori e in particolare parliamo di uomini di mezza età con una famiglia da mantenere, che si trovano in condizioni svantaggiose – continua don Macchioli – Per loro la possibilità di trovare una via di uscita e una nuova occupazione è preclusa. Sono pochi invece i giovani italiani che si rivolgono alla Caritas, perché solitamente a carico della famiglia”.
Sul territorio della diocesi, la Caritas, i centri ascolto parrocchiali e la Fondazione diocesana ComunitàServizi hanno dato sostegno a circa 8 mila persone. Su un territorio di quasi 150.000 abitanti, rappresentano circa il 6% della popolazione residente. I volontari a disposizione sono circa 300.
“Si è radicato uno stato di insicurezza e povertà, in più la vita in Provincia di Savona costa cara – continua – La Caritas con i Centri Ascolto e la ComunitàServizi collaborano con i servizi sociali dei Comuni per la gestione delle persone che vengono a chiedere aiuto. E’ a disposizione la mensa e le parrocchie sono attive per la distribuzione alimentare e degli abiti usati”.
In occasione della campagna “Diritto al cibo” lanciata da papa Francesco per il 2015, la Caritas di Savona vuole realizzare un supermercato gratuito di distribuzione alimentare. “Si tratterà di un emporio riservato alle persone in stato di povertà assoluta che si sono rivolte alla Caritas – afferma don Macchioli – Ognuno sarà dotato di una tessera punti personale. Attualmente stiamo cercando un’area di almeno 150-200 metri quadrati a disposizione in Savona città per realizzare entro i primi mesi del 2015 questo progetto, che sarà accompagnato da una campagna di ‘Educazione alimentare’ contro gli sprechi”.














