Briano a "Sotto Pressione": "Da Renzi una politica verticistica, si è perso lo spirito del 2012"

Negli ultimi tempi, ha guadagnato le cronache provinciali e regionali per il suo endorsement in favore di Sergio Cofferati alle primarie PD per la Liguria. Ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione, Fulvio Briano, Sindaco di Cairo Montenotte e Segretario Provinciale del Partito Democratico di Savona, ha spiegato le sue motivazioni, e affrontato numerosi altri argomenti.

In primis, una riflessione sul dissesto idrogeologico. Un tema che, per Briano, deve essere “al centro delle priorità di chiunque voglia governare la Regione”. Riguardo a quanto è successo, “le cause sono molteplici e le colpe probabilmente vengono da molto lontano”, ha affermato. “La nostra è una regione molto particolare, con una situazione orografica molto particolare, unica in Italia: i Liguri si sono un po' arrangiati come potevano, con case costruite in modo un po' leggiadro, soprattutto negli anni '50 e '60, quando i piani regolatori non erano ancora attivi in modo particolare”. Così, con edificazioni vicine ai corsi d'acqua unite a manifestazioni climatiche estreme, “si creano le situazioni brutte che stiamo vedendo in queste settimane”. Diverso il discorso per Genova: “una grande città dove risiede circa il 50% della popolazione ligure, che vive in un territorio particolare dove si è cementificato ovunque e dove i corsi d'acqua non hanno più la possibilità di fare il loro dovere, cioè andare in mare” ha spiegato il Sindaco di Cairo. Nel capoluogo di regione, “i problemi che stiamo vedendo in questi anni derivano da quelle tombinature così pericolose che hanno portato ai disastri di questi mesi”.

Esiste una soluzione? “Purtroppo, la Liguria è condannata a vivere in una situazione di emergenza per i prossimi anni”, ha ammesso Briano. “Non bastano di certo le decine di milioni di euro che in questo momento sono state reperite per risolvere i problemi più urgenti. Serve un ripensamento totale di quello che è il modo di costruire in Liguria. Non ci possiamo più permettere, da qui al prossimo futuro, di costruire come costruito negli ultimi decenni. Quindi, ci sono da realizzare importanti lavori di regimazione delle acque, ma anche di demolizione dell'esistente. Questo è il più grande nodo: demolire buona parte di quello che è stato edificato vicino ai corsi d'acqua in situazioni di estrema pericolosità, per evitare pericoli per la vita delle persone come abbiamo registrato negli ultimi mesi”. Il primo cittadino cairese, dunque, ha dato “un po' di ragione” al Presidente Burlando, che ha addossato la colpa ai condoni (“una parola che in questo paese dovremmo cancellare dal dizionario), evidenziando però la necessità di una “pianificazione nella spesa dei fondi comunitari sul rischio idrogeologico, fatta con un certo criterio”.

Il Segretario Provinciale PD, quindi, ha risposto a una domanda sul suo appoggio a Sergio Cofferati. “È stata una scelta che mi è costata, frutto di una riflessione che ho portato avanti per alcune settimane, confrontandomi con parecchi amici, ma che ho fatto in modo convinto”, ha dichiarato ai microfoni di Sotto Pressione. “Ho una storia diametralmente opposta a quella di Sergio Cofferati, arrivo dall'esperienza dei comitati Renzi, una bella stagione vissuta nel 2012, quando in Liguria c'eravamo io e pochissimi altri: io sono uno di quelli che ci aveva veramente creduto e che continua a credere in quell'azione molto riformista e innovativa, ed eravamo contro tutto il partito, contro anche buona parte di coloro che oggi sostengono Raffaella Paita”. Qualcosa, però, è cambiato. “Poi ci siamo un po' persi, perché l'azione politica di Matteo Renzi, anche a livello nazionale, è stata molto verticistica. Nei territori non ha coltivato una corrente, non ha dato molto peso a quell'esperienza, importantissima per avere il PD che abbiamo oggi, anche in questa regione, ma che di fatto comunque è stata un'esperienza a sé stessa”. Dunque, “in questi mesi ho un po' analizzato la situazione e seguendo quello che abbiamo fatto insieme io e Federico Berruti, Sindaco di Savona, in base all'esperienza che abbiamo avuto in questi anni come amministratori, ci siamo risoluti a dare l'appoggio a Sergio Cofferati”. Con una precisazione: “Il 12 gennaio bisogna essere consapevoli del fatto che dovremo riunirci attorno a chi vincerà le primarie: sarà il nostro candidato per le vere elezioni regionali, e dovremo essere compatti a sostenere chi vincerà le primarie”. Perché “le primarie sono una straordinaria occasione di cedere ai nostri elettori la bellezza di scegliere i propri candidati per le elezioni”, ha notato Briano. Per questo motivo, “sfruttiamola al meglio, non facciamoci del male al nostro interno: che sia un confronto sereno e costruttivo, soprattutto su temi veri. Deve essere una battaglia serena, far capire ai nostri elettori che siamo un partito, non due fazioni che vogliono farsi del male tra di loro”.

E un pensierino a candidarsi per il Consiglio Regionale? “Oggi la mia candidatura non è in campo”, ha risposto. “Certo, ci sono persone che spingono molti verso la candidatura: vedremo nelle prossime settimane. Io ho una vita politica e amministrativa molto importante, anche dal punto di vista dell'impegno temporale. Sarebbe una sceglia impegnativa per me, per la mia famiglia e per il mio lavoro, che dunque dovremo ponderare con molta attenzione”.