Donnedamare sarà domani Giovedì 14 Maggio a Milano, al Circolo della Stampa per la 1^ assemblea confronto fra tutte le sigle sindacali organizzata dal Comitato Spontaneo degli Ambulanti sulla questione della Direttiva Servizi della Comunità Europea “Bolkestein”, contro la quale gli ambulanti e le piccole imprese balneari italiane stanno combattendo da anni una dura lotta per evitare le ASTE.
DONNEDAMARE sarà presente, in persona del Presidente Bettina Bolla, che è anche Vice-Presidente Provinciale Savona CNA-Balneatori, insieme a una delegazioni di donne balneari liguri insieme al COMITATO SALVATAGGIO IMPRESE E TURISMO ITALIANO” per un confronto fra categorie.
Ricordiamo che il 12 dicembre 2006, la Direttiva 2006/123/CE ha ricevuto l’ultima approvazione e venne ufficialmente adottata come testo normativo comunitario. Il testo finale è stato soggetto a più di 400 emendamenti, prevede moltissime regole e soprattutto ha sostituito il tanto contestato principio del paese d’origine con due diversi principi: il diritto di stabilimento e la libertà di prestare servizi.
Alcuni settori ritenuti di importanza strategica nazionale, sono stati esclusi dalla liberalizzazione, come ad esempio i servizi d’interesse economico generale (SIEG), le attività soggette a monopolio statale o quelle comunque gestite da enti pubblici, ed infine, quelle indicate a livello nazionale che, data la loro importanza, è stato ritenuto fosse meglio che venissero gestite da operatori nazionali o direttamente dalle autorità statali: sono dunque stati disciplinati i settori che invece sono aperti al regime della concorrenza.
La prima categoria esclusa è rappresentata dai “servizi non economici d’interesse generale” con tale definizione si fa riferimento ai servizi che vengono prestati senza un corrispettivo economico; ne sono un esempio le attività prestate senza una contro remunerazione nel settore dell’istruzione nazionale primaria e secondaria.
Altro settore interamente escluso dal campo di applicazione della direttiva, è rappresentato dai servizi finanziari: i servizi bancari e di credito, i titoli, i fondi di investimento ed i servizi assicurativi e pensionistici, nonché i servizi di credito al consumo, di credito come garanzia ipotecaria, di leasing finanziario e di emissione e gestione di mezzi di pagamento.
Altro settore è rappresentato dai servizi e dalle reti di telecomunicazione elettronica, così come il settore dei trasporti è esonerato dall’applicazione della direttiva; non solo i servizi di trasporto aereo e marittimo, ma anche ferroviario e su strada, con l’esclusione di quelle attività che solo indirettamente hanno a che fare con i mezzi veri e propri, come ad esempio i servizi di scuola guida o le attività commerciali che esercitano presso porti ed aeroporti.
Anche l’attività fornita dalle agenzie di lavoro interinale, per mezzo della cessione temporanea di lavoratori fornita dall’agenzia stessa, è esonerata dall’applicazione della Direttiva.
Un’ulteriore materia esclusa, e cioè “i servizi sanitari e farmaceutici forniti da professionisti del settore sanitario ai propri pazienti per valutare, mantenere o ripristinare le loro condizioni di salute, laddove tali attività sono riservate a professionisti del settore sanitario regolamentate nello Stato membro in cui i servizi vengono forniti”.
I servizi audiovisivi e radiofonici, la cui finalità è la fornitura di immagini in movimento o di trasmissioni radio, compresi i servizi televisivi e la proiezione di film al cinema, sono anch’essi esclusi dalla direttiva.
Le attività di azzardo con esclusione di quelle che non danno premi in denaro o giochi promozionali che hanno l’obiettivo di incentivare la vendita di certi prodotti, sono esentate dalla normativa comunitaria in oggetto.
Uniche categorie non escluse e che vedono a rischio il loro lavoro sono gli ambulanti e i balneari, appunto. Insieme a Taxisti e Guide Turistiche che, seppur avendo un problema di più facile soluzione, sono ugualmente penalizzati.