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Attualità | 24 giugno 2015, 15:30

Al Tribunale di Savona è allarme organico, l’Anm denuncia la mancanza di personale: "Ecco perché si blocca la macchina della Giustizia"

Si è svolta oggi l'assemblea pubblica promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati per denunciare la grave crisi di efficienza e di funzionalità in cui versa il sistema giudiziario

Al Tribunale di Savona è allarme organico, l’Anm denuncia la mancanza di personale: "Ecco perché si blocca la macchina della Giustizia"

"Con il malfunzionamento delle cancellerie, si blocca l’intera macchina della giustizia". A parlare è il presente del tribunale di Savona, Giovanni Soave, oggi nel corso di un’assemblea pubblica promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati nell'aula magna del palazzo di giustizia, per denunciare la grave crisi di efficienza e di funzionalità in cui versa il sistema giudiziario italiano.

Una vera e propria emergenza, quella all’interno del palazzo di Giustizia savonese: "Siamo in grave carenza di organico – spiega il pubblico ministero Chiara Venturi, presidente della sezione savonese dell’Anm – Il personale attuale non è sufficiente per mandare avanti la macchina giudiziaria. In queste condizioni non si possono offrire risposte alle istanze di giustizia dei cittadini e ciò crea disuguaglianza”. E’ un accorato allarme quello lanciato dall’Associazione Nazionale Magistrati e dal tribunale di Savona che, con l’iniziativa di oggi hanno voluto sensibilizzare ed esporre il problema: “La Giustizia è abbandonata, da ben quindici anni non vengono fatti concorsi per sostituire l’organico e intanto si susseguono in poco tempo troppe riforme della Giustizia”, afferma Chiara Venturi.

“Oggi la scopertura in pianta organica conta ben 26 unità che saliranno a 31”. A fornire i dati è il dirigente amministrativo del Tribunale di Savona, Silvia Biagini che afferma: “Il progressivo svuotamento degli uffici giudiziari provocherà oltre a gravi disservizi, una vera e propria paralisi dell’attività. Nell’ambito del contesto giudiziario savonese le scoperture riguardano direttori amministrativi e funzionari giudiziari, stretti collaboratori del Dirigente per l’assistenza organizzativa, il controllo ed il coordinamento delle cancellerie. Nel tribunale sarebbero oggi necessari 24 funzionari giudiziari ma ne disponiamo di soli 9 di cui tre presto andranno in pensione. La mancanza di organico si colloca a fronte di un continuo depauperamento delle risorse e per i pensionamenti che si susseguono non supportati dall’ingresso di nuovo personale. Come Associazione dei Dirigenti della Giustizia, abbiamo espresso in un recente convegno nazionale a Modena, l’importanza della formazione e abbiamo espresso viva preoccupazione per i forti ritardi nel ricambio generazionale e nella riqualificazione del personale amministrativo”.

Al centro della protesta l’articolo 4 del nuovo decreto legge 19 giugno 2015, n. 78 su "Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali". Il punto 4 sulle "Disposizioni del personale", afferma: "Il personale delle province che alla data del 31  dicembre  2014 si trova in posizione di comando o  distacco  presso  altra  pubblica amministrazione, è  trasferito,  previo  consenso  dell'interessato, presso l'amministrazione dove presta servizio, a  condizione  che  ci sia capienza nella dotazione organica  e  nei  limiti  delle  risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque ove risulti garantita la  sostenibilità  finanziaria  a  regime  della  relativa spesa". Attualmente il personale della Provincia (in convenzione con il palazzo di Giustizia) è costituito da due persone in Tribunale e da tre persone in Procura. “Riguardo il personale della Provincia non abbiamo ancora avuto notizia se verrà confermato – afferma il presidente della sezione savonese Anm, Chiara Venturi – Chiediamo che queste persone possano rimanere”.

Ad intervenire durante l’assemblea anche il presidente della sezione penale del tribunale di Savona, Caterina Fiumanò: “Per la gravità della carenza di organico siamo costretti spesso a ridurre il numero delle udienze proprio per mancanza di personale amministrativo – afferma – Inoltre oltre alla mancanza di ufficiali giudiziari, dobbiamo far fronte ai continui cambiamenti normativi: nel corso di un anno si sono susseguite ben tre riforme di custodia cautelare, è una situazione inadeguata”.

Debora Geido

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