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Alassino | 04 giugno 2018, 18:31

Alassio indebitata? Melgrati chiarisce alcuni punti: "Ho lasciato 160 milioni di opere"

"Questa comunque è l'ultima volta che parlo del passato, bisogna guardare il futuro e alle opere da realizzare ora".

Alassio indebitata? Melgrati chiarisce alcuni punti: "Ho lasciato 160 milioni di opere"

Una campagna elettorale accesa quella ad Alassio ed alcune contestazioni sulle quali il candidato sindaco Marco Melgrati oggi vuole fare chiarezza.

Risponde così a chi gli contesta di aver lasciato una situazione debitoria importante ad Alassio:

“Sono delle bufale incredibili io ho realizzato negli anni 160 milioni di euro di opere. Su tale cifra sono state contestati alcuni lavori. Al Grand Hotel costato all’azienda 50 milioni di euro., se noi avessimo dovuto fare questo intervento come comune non lo avremmo mai fatto. C’era una convenzione firmata dal sindaco Avogadro che diceva che i maggiori lavori dovevano essere pagati dal comune. È stato fatto un piano in più di parcheggi a rotazione sotto il centro talassoterapico che è anche stato ingrandito nello spazio tra gli ex giardini ed il grand hotel lo stesso è stato fatto per i due piani sottostanti, sono stati fatti centinaia di pali per tenere in piedi il Grand Hotel e questa cosa è costata 5 milioni e 600 mila euro soldi che erano già stati accantonati in via precauzionale e sono sul bilancio e questa amministrazione non li ha neanche pagati anzi continuano a maturare interessi e questa è una cosa grave”.

“L’altra contestazione che mi viene mossa è sul campo sportivo. Allora premesso che quando me ne sono andato via io il campo era in ordine, subito dopo è stato scoperto dalla Provincia che c’era un rio tombinato che colettava un rio e quindi era emerso che non erano state tenute le distanze di sicurezza. L’opera del campo sportivo è costata 26 milioni di euro alla ditta che l’ha realizzata. Vengono contestati 3 milioni e 600 mila euro (2milioni e 800 più gli interessi) che un giudice ha riconosciuto come debito, ma il problema vero è che questo debito non doveva essere riconosciuto dalla giunta. La giunta Canepa ha riconosciuto il debito nonostante il parere dell’Avvocato Piscitelli che diceva che questo debito non doveva essere riconosciuto perché il progetto era stato fatto dalla società e se questa ha sbagliato era questa a dover pagare. Non doveva pagare il Comune.”

Conclude Melgrati: “Questi sono i debiti che mi vengono contestati, non ne ho lasciati altri, ma anzi ho lasciato 160 milioni di euro di opere, ma oggi parliamo del futuro e delle cose che ci sono da fare come del nuovo parcheggio a rotazione nella zona dei carabinieri e di Alassio Salute, del tecnoreef e del depuratore perché Alassio deve tornare ad essere la città dei fiori, del turismo e della Movida educata”

Mara Cacace

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