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Attualità | 10 settembre 2018, 15:40

Il pietrese Giacomo Dodino è campione nazionale Super Enduro Amatori 2018 (VIDEO)

Abbiamo incontrato l'atleta dopo la quarta tappa del campionato a Priero. E ora è il momento di pensare all'Enduro World Series

Giacomo Dodino in gara a Priero (foto di Samantha Dugon tratta dalla pagina ufficiale Facebook di Dodino)

Giacomo Dodino in gara a Priero (foto di Samantha Dugon tratta dalla pagina ufficiale Facebook di Dodino)

Giacomo Dodino, di Pietra Ligure, si è aggiudicato la settimana scorsa a Priero, in provincia di Cuneo, l’ultima gara del principale circuito italiano Super Enduro di Mountain Bike. Questo traguardo lo pone quindi in vetta alla classifica assoluta amatori della categoria.

L’evento cuneese rappresenta l’ultimo capitolo di un campionato articolatosi in quattro tappe, iniziato sei mesi fa a Sanremo e proseguito a Calestano (in provincia di Parma), a Canazei (in provincia di Trento) e, naturalmente, a Priero.

E adesso? Abbiamo chiesto al campione le sue emozioni a caldo. Ci racconta Dodino: “Vincere la categoria amatori è importante, perché si prospettano nuove possibilità di professionismo nel settore MTB, tra l’altro in una disciplina come l’Enduro, così popolare e importante per tutta la Liguria”.

Quindi la MTB potrebbe diventare un lavoro a tempo pieno?

“Di sicuro rimane la mia grande passione. Poi questo risultato mi dà fiducia, mi spinge a migliorarmi costantemente, inoltre grazie al fatto di vivere in questa zona non mi è difficile coniugare passione e lavoro, sia come promozione del territorio attraverso il residence, sia facendo da guida”.

Perché in effetti ricordiamo che Giacomo Dodino, oltre che un atleta, è anche un imprenditore del turismo. Quindi la domanda è d’obbligo: sarà il mondo outdoor il futuro della nostra provincia?

“Penso che in gran parte sarà così. Perché va a completare un’offerta, mentre il binomio sole/mare rischia di minare la destagionalizzazione, limitando tutto ai mesi estivi, gli sport all’aria aperta consentono di sfruttare il meraviglioso clima che qui abbiamo in mesi come la primavera e l’autunno, fino ad arrivare alle soglie dell’inverno”.

Che cosa manca, alla nostra Riviera, per diventare “Regina dell’outdoor”?

“Il Finalese ha già tutto, deve solo organizzarsi meglio su alcuni aspetti tecnici, come la manutenzione e la segnaletica. Comprensori nuovi, come il Loanese e il Pietrese, che si stanno affacciando su questa realtà, devono fare gruppo, ampliare l’offerta presentando una rete sentieristica sviluppata tutti insieme, magari tenendo Finale come capofila di un progetto molto più ampio. E poi bisogna lavorare sulla sentieristica, offrire percorsi per famiglie e pacchetti completi per le varie discipline, per puntare su un’offerta più vasta possibile”.

Che ne pensi dell’idea di chi propone percorsi specifici? Ad esempio alcuni solo MTB, alcuni solo trekking, alcuni per passeggiate e gite scolastiche e così via?

“Sono da poco stato in California: là si unisce, non si separa. Basta disciplinare il territorio in maniera chiara e precisa, con cartelli in grado di guidare i vari fruitori. Dopodiché, in base alla conformazione del territorio, si può godere di uno stesso percorso per tante discipline diverse o scegliere di limitarlo solo ad alcune. Ultimamente si parla tanto di cartografia, ma anche una cartina se non è ben supportata dalla segnaletica sul territorio da sola non basta. E purtroppo ancora dalle nostre parti non si vedono abbastanza cartelli in grado di guidare un turista che, venendo da fuori, non conosce i nostri luoghi”.

Concludiamo con una domanda a Giacomo Dodino su un futuro che potrebbe diventare sempre più “internazionale”.

“L’ultimo appuntamento per la stagione 2018 è quello che io chiamo la mia gara di casa, cioè l’Enduro World Series. Da quando esiste partecipo ogni anno, sono giunto alla mia sesta edizione. Si tratta di qualcosa di meraviglioso: non è solo una gara, ma una vera festa dove si respira un clima fantastico, il pubblico arriva a tifare da tutto il pianeta e sia l’occasione di confrontarsi con i più grandi campioni del mondo. Dopodiché, per la prossima stagione… Non posso svelare ancora nulla”.  

Alberto Sgarlato

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