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Attualità | 20 febbraio 2019, 13:59

Prevenire il rischio alluvioni, ad Albenga prosegue il progetto “Proterina-3Évolution”

Dopo i primi incontri preparatori con il personale comunale avvenuti in gennaio e quello del 9 febbraio per le vie della città con gli amministratori e i cittadini, un nuovo incontro è programmato per il 22 febbraio ore 18, Sala quadrata di Palazzo Oddo.

Prevenire il rischio alluvioni, ad Albenga prosegue il progetto “Proterina-3Évolution”

Proterina-3Évolution è un progetto finalizzato a migliorare la capacità delle istituzioni di prevenire e gestire, congiuntamente, il rischio alluvione. L’obiettivo generale del progetto è rafforzare la capacità di risposta del territorio al rischio alluvioni attraverso la “costruzione” della consapevolezza delle istituzioni e delle comunità. Proseguono gli appuntamenti e il laboratorio di ascolto e confronto aperto alla cittadinanza, alle scuole, alle associazioni per migliorare la prevenzione dei rischi idrogeologico.

Dopo i primi  incontri preparatori con il personale comunale avvenuti in gennaio e quello del 9 febbraio per le vie della città con gli amministratori e i cittadini, un nuovo incontro è programmato per il 22 febbraio ore 18  Sala quadrata Palazzo Oddo.

Nel corso dell’incontro pubblico saranno presenti associazioni, scuole, cittadini che parteciperanno al tema  “Mappiamo insieme il rischio – Laboratorio di mappatura partecipata”.

“Discutere in modo partecipato di prevenzione del rischio è un’ iniziativa importante che consente di lavorare insieme sulla prevenzione e non quando l’evento è già in atto, - afferma il sindaco Giorgio Cangiano – ringrazio tutti coloro che a vario titolo sono impegnati in questo progetto e i partner coinvolti in questa iniziativa, la fondazione Cima, responsabile del progetto e Socialab”, conclude il Sindaco.

Spiega l’assessore con delega alla Protezione Civile, Alberto Passino: “Tra gli obiettivi del progetto Proterina riveste grande rilievo quello di sensibilizzare la popolazione relativamente alle problematiche di protezione civile, al rischio che caratterizza le varie zone del territorio, ed alle misure che si rende necessarie attivare in funzione dei bollettini e dei livelli di allerta che vengono di volta in volta diramati. Circa poi la mappatura partecipata del rischio, l’intento è quello di rappresentare alla cittadinanza le varie zone di rischio che sul territorio sono state identificate ed inserite nel piano di protezione civile, coinvolgendo i cittadini in una maggiore consapevolezza del tipo di rischio e delle misure da adottare previste nel piano. La formula prende spunto dal coinvolgimento attivo della cittadinanza già messo in campo in occasione anche di altre sue città liguri o come nel nostro comune per quanto riguarda il Bilancio Partecipato, che vede una partecipazione attiva di scuole, istituzioni pubbliche e private e associazioni presenti sul territorio. Questa sinergia tra istituzioni e cittadinanza ha anche come obiettivo quello di accrescere la resilienza nella popolazione attraverso una mappatura del rischio percepito, che produrrà l’aggiornamento  del piano di Protezione Civile”.

Comunicato Stampa

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