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Politica | 21 febbraio 2019, 08:55

Albenga, Ciangherotti e Perrone (FI) attaccano: "Riduzione TARI del 3%? Un qualcosa di insignificante, neppure percepibile per i contribuenti"

"Per effetto dell'assessorato di Paola Allaria, i cittadini hanno pagato il servizio alla Sat voluta dal Partito democratico ben oltre 1 milione di euro di più rispetto al valore della gara d'appalto con una ditta privata"

Albenga, Ciangherotti e Perrone (FI) attaccano: "Riduzione TARI del 3%? Un qualcosa di insignificante, neppure percepibile per i contribuenti"

"Finalmente anche Albenga ha una storia di politica emozionale da raccontare. Se, nell’immaginario collettivo degli Italiani, sono passate alla storia le lacrime dell’ex ministra Fornero che annunciava la riforma pensionistica del governo Monti, Albenga ha da oggi le lacrime virtuali dell’assessora Paola Allaria che ha annunciato, a pochi mesi, settimane, dalle elezioni, la riduzione della TARI del 3%" commentano in una nota Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e consigliere provinciale insieme a Ginetta Perrone, consigliere comunale i Forza Italia. 

"Un qualcosa di insignificante, neppure percepibile per i contribuenti, se si pensa che gli albenganesi, per effetto dell'assessorato di Paola Allaria, hanno pagato il servizio alla Sat voluta dal Partito democratico ben oltre 1 milione di euro di più rispetto al valore della gara d'appalto con una ditta privata (infatti Teknoservice costava 4 milioni e duecentomila euro) e soprattutto hanno subito un accertamento massivo della tassa rifiuti, con metodi bulgari (in pratica un accertamento retroattivo di cinque anni del valore di 7 milioni e 971. 892 euro, che ha messo in ginocchio migliaia di partite Iva) e che ha già portato nelle casse del Comune la bellezza di 5 milioni e 377 mila euro per effetto dell'adesione, quasi un obbligo".

"Tutti soldi che consentono a questa Amministrazione, fallimentare sotto il profilo dello sviluppo economico, della valorizzazione dei tesori culturali, artistici, enogastronomici, della sicurezza, della solidarietà vera e non di facciata, di poter fare una campagna elettorale senza idee e senza strategie, da qui fino a fine maggio. Visto che quei soldi, più o meno estorti alle partite Iva, sono entrati nelle Casse comunali, forse si potrebbero investire in qualche cosa di meglio che non in uno sconto ridicolo del 3% sulla Tari" concludono Ciangherotti e la Perrone. 

Comunicato stampa

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