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Politica | 24 marzo 2019, 10:43

Addio Padania, addio federalismo, è l’ora della Lega-Salvini Premier

La parola d’ordine diventa “sovranismo” e non più “indipendenza"

Addio Padania, addio federalismo, è l’ora della Lega-Salvini Premier

 

In principio c’era la Lega Nord, poi venne la Lega, ora arriva Lega-Salvini Premier. La personalizzazione della politica, introdotta da Silvio Berlusconi, ha contagiato tutti, Carroccio (pardon, ex Carroccio) compreso.

Niente più Alberto da Giussano come simbolo, ma un semplice rettangolo su sfondo blu. Questa è la rivoluzione genetica firmata da Matteo Salvini.

Oltre al “Capitano”, sono quattro gli altri soci fondatori: Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Lorenzo Fontana e il tesoriere Giulio Centemero. Novità anche per quanto riguarda lo Statuto. Non ci sarà più un riferimento all’indipendenza della Padania, ma sostegno invece alla “sovranità dei popoli”.

Il simbolo sarà il rettangolo blu in stile Partito Repubblicano americano.

Nell’ultima seduta del Consiglio federale provinciale di sabato scorso, presieduta dal segretario e senatore Giorgio Bergesio, anche la Lega cuneese ha dovuto assolvere agli adempimenti burocratici del caso.

E’ probabile che a qualche vecchio militante sia sfuggita una lacrima, ma la nuova campagna elettorale che preme e i sogni di gloria all’orizzonte non concedono indugi alla nostalgia.

Addio Padania, addio rito dell’ampolla, addio a tutti gli armamentari che avevano caratterizzato quasi 30 anni di liturgia del Carroccio.

Ma addio soprattutto a quel Federalismo che era stato uno dei cavalli di battaglia di Umberto Bossi e Gianfranco Miglio, appena abbozzato e rimasto incompiuto.

Si tratta, in sostanza, di un partito totalmente diverso, che non avrà sul groppone il fardello dei 49 milioni da restituire e che rimarranno quindi in pancia alla vecchia Lega, contenitore vuoto ma utile, in questo caso, alla bisogna.

Quella che risulta la mutazione genetica più evidente è la trasformazione in partito nazionale e non più regionale. Nell’articolo 1 infatti scompare ogni riferimento all’indipendenza della Padania, ma si parla soltanto di Stato federale con buona pace del vecchio e ormai rimosso Senatur.

L’indipendentismo del Nord viene invece sostituito dal sovranismo dei popoli. Il nuovo partito si legge sempre nell’articolo 1 dello Statuto “promuove e sostiene la libertà e la sovranità dei popoli a livello europeo”.

Con questa mossa si può dire che giunga a compimento la svolta voluta da Salvini, un passaggio che gli è stato possibile essendo riuscito a portare il partito dal 4% a oltre il 30% come indicano gli ultimi sondaggi.

L’abolizione della dicitura Nord, con buona pace delle teorie a lungo dibattute di Gianfranco Miglio, segna la fine di una stagione politica.

La parola d’ordine della Lega Salvini Premier diventa “sovranismo” e non più “indipendenza”.

La Lega è morta. Viva Salvini!

 

Giampaolo Testa

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