"Siamo stanchi delle parole! Anche questa mattina la situazione è drammatica. Centinaia di persone ferme nelle stazioni di San Giuseppe di Cairo e Savona in attesa di treni che non arrivano e quando arrivano sono stracolmi. Trenitalia e le due Regioni interessate risolvano il problema" commenta in una nota Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona.
"La situazione continua ad essere drammatica per tutta la Provincia di Savona, ma soprattutto per chi vive e lavora nell’entroterra, visto che le vie di comunicazioni sono sempre meno e in qualche caso addirittura inesistenti dopo gli smottamenti e le frane di questi giorni. Le poche via di comunicazione rimaste sono prese d’assalto dai tanti tantissimi pendolari – lavoratori e studenti – che facendo veri e propri viaggi della speranza cercano di raggiungere i luoghi in cui studiano e lavorano".
"Sono decenni che denunciamo lo stato di abbandono delle infrastrutture Savonesi – strade provinciali, autostrade, viadotti, ponti – senza avere risposte ne dalla Politica Locale ne da quella Nazionale, anzi in qualche occasione siamo stati derisi da molti amministratori locali e regionali. Derisi e non ascoltati anche quando abbiamo presentato proposte e progetti, e non solo polemiche sterili - prosegue - Progetti soprattutto sulle infrastrutture ferroviarie presenti in questo nostro meraviglioso territorio , presentando anche attraverso iniziative pubbliche le nostre proposte".
Con pochissime risorse si potrebbero mettere in sicurezza e potenziare le due linee ferroviarie principali SV-TO e SV-AL e con un investimento ragionevole, la posa del secondo binario tra Savona e Altare lungo la sede già predisposta e mai ultimata – lungo la linea Savona- S.Giuseppe di Cairo via Altare) e la realizzazione di un nuovo tronco da Altare a Ceva al fine di eliminare il collo di bottiglia esistente oggi. Queste proposte più volte presentate sono da oltre 20 anni nei cassetti della Politica Locale e Regionale. In questi ultimi mesi – preoccupati dalla vertenza Funivie e dall’avvio della Piattaforma di Vado Ligure senza avere completato le infrastrutture a terra - le abbiamo più volte presentate alle Istituzioni locali –, alla Regione e ai Ministeri competenti – senza avere avuto nessuna risposta concreta , se non un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale della Regione Liguria nella seduta del 30 settembre 2019 che impegnava la giunta e gli assessori competenti a prevedere l’inclusione di queste opere infrastrutturali nel Contratto dei Servizi di RFI. Queste proposte darebbero una risposta sia al trasporto passeggeri – e quindi anche al comparto del Turismo - che a quello delle merci. La ferrovia come diciamo da tempo , troppo tempo è una infrastruttura strategica per il nostro territorio , è necessario un progetto per il potenziamento della direttrice trasportistica del Piemonte occidentale e un accordo tra le due Regioni e le Provincie maggiormente interessate".
"Cosa ha fatto la Regione Liguria dal 30 settembre ad oggi? Nulla - attacca Pasa - Lo testimoniano i disservizi e le situazione che stanno provando sulla propria pelle migliaia di cittadini “intrappolati” all’interno dei vagoni dei treni nelle linee ferroviarie Savonesi. Non basta ciò che si è fatto fino ad oggi è necessario un intervento straordinario immediato, senza perdere tempo. Implementare e potenziare l’attuale numero di vagoni per aumentare la capienza e ripristinare al più presto la linea ferroviaria attualmente ancora chiusa Savona – Cairo via Ferrania".
E’ necessario ripristinare le vie di comunicazione tra la Val Bormida e la costa e soprattutto potenziare i mezzi di trasporto pubblici per dare una risposta concreta e non a parole alle migliaia di lavoratori e studenti che ogni giorno si spostano . Le risposte non possono essere quelle messe in campo in questi tre giorni - conclude - Non si utilizzi questa tragedia per la campagna elettorale delle prossime elezioni Regionali. Oggi il problema è l’isolamento della Provincia di Savona con il resto del Paese. Questa volta ho si ha la capacità e la caparbietà di risolvere i problemi oppure il nostro territorio muore definitivamente".