Solo due giorni al tanto atteso vertice al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti incentrato su Funivie. Al centro lo sciopero effettuato ad ottobre e la decisione di chiudere l'azienda durante le festività.
A novembre si sono verificati due imponenti frane che hanno danneggiati due piloni e due invece imbattuti in località Voiando portando così al blocco delle attività. Un problema inaspettato che porterà alla riattivazione dell'impianto funiviario probabilmente fra almeno nove mesi, consentendo così di tornare a trasportare sui vagonetti le rinfuse dal porto di Savona ai parchi carbone di Bragno.
Sul tavolo della discussione di mercoledì 8 gennaio anche il futuro dell'azienda e dei suoi lavoratori, che ad oggi non godono di alcun ammortizzatore sociale e possono far affidamento su un solo fondo di sostegno attivato da poco e con risorse, a detta dei sindacati, sufficienti per all'incirca un solo mese (nel frattempo sono state smaltite da parte dei lavoratori le ferie).
Saranno protagonisti, oltre alle rappresentanze delle amministrazioni locali interessate come i Comuni di Cairo Montenotte e Savona, Provincia, Regione Liguria, Autorità Portuale e Prefettura, anche i diversi ministeri coinvolti oltre al MIT anche MLPS (Lavoro e Politiche Sociali) e MISE (Sviluppo Economico).
Nei prossimi giorni intanto è prevista la sentenza del Tar sul ricorso di Italiana Coke contro le prescrizioni per il rinnovo dell'autorizzazione ambientale integrata.