"Inaudito ed inaccettabile". Con queste parole, il SAPPe della Liguria denuncia un’altra aggressione da parte di un detenuto sudafricano nei confronti di due agenti della Polizia Penitenziaria di Marassi.
"L’episodio – asserisce Michele Lorenzo, segretario del SAPPe ligure - è avvenuto durante le normali operazioni di “controllo delle celle” che avviene ogni mattina, benché ci sia stata opposizione da parte dei detenuti, il personale ha comunque effettuato i controlli nella cella senza rinvenire alcun oggetto non consentito, ma evidentemente l’operazione di controllo ha sdegnato gli occupanti i quali hanno reagito nei confronti della Polizia Penitenziaria prima sferrando loro un calcio e, in seguito, colpendo al volto un altro agente, entrambi sono stati sottoposti a controlli sanitari".
"Chiediamo un'inversione di tendenza nella gestione dell’istituto il quale raccoglie un elevato numero di detenuti 'problematici' Bisogna – continuano - diminuire la presenza dei detenuti nelle carceri liguri, è indispensabile riaprire il carcere di Savona e rivedere l’utilizzo di quello di Chiavari. Marassi ospita 720 detenuti su una capienza di 525 consentiti ed il 55% sono di nazionalità straniera; la Polizia Penitenziaria nel 2019 ha fronteggiato 187 atti di autolesionismo, 2 suicidi e ben 15 tentati suicidi, 173 colluttazioni con 58 ferimenti e 3 evasioni da permessi premio".
"Questi sono solo alcuni dati degli eventi critici prodotti dai detenuti di Marassi il che deve destare interesse da parte degli amministratori e dei politici locali anche valutando la tipologia dei detenuti come i psichiatrici e i tossicodipendenti presenti al 31.12.2019 con 233 detenuti. Per questo - conclude Lorenzo, segretario del SAPPe ligure - bisogna rivedere la gestione di Marassi, mi auspico che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ponga un giusto interesse per le carceri liguri e su Marassi in modo particolare, attivandosi per la realizzazione del nuovo carcere di Savona inserendole tra le priorità nazionali".