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Attualità | 07 luglio 2025, 08:24

Comitato No Inceneritore: "Ogni industria altamente impattante va respinta sul nascere"

"Con le indagini epidemiologiche già critiche, è impensabile accogliere in Val Bormida impianti che brucino anche rifiuti industriali e sanitari pericolosi"

Comitato No Inceneritore: "Ogni industria altamente impattante va respinta sul nascere"

"Ci fa piacere la posizione contraria del sindaco Lambertini all’inceneritore, ma non è accettabile che sia subordinata alla conoscenza di un progetto così impattante a livello ambientale, già a partire dai numeri, o a un paventato miglioramento ambientale che aspettiamo da anni".

Ad affermarlo è il Comitato No Inceneritore, che prosegue: "Il compito primario di un sindaco è quello di tutelare la salute dei suoi cittadini, e gli abitanti della Val Bormida hanno il diritto di respirare un’aria migliore! Con le indagini epidemiologiche che pendono come macigni sulla nostra valle, non è pensabile accogliere impianti che potranno bruciare anche rifiuti industriali e sanitari pericolosi. Senza contare che il progetto finale può essere reso noto solo nel momento in cui sia stato scelto anche il sito e, pertanto, a giochi fatti".

"Ogni industria altamente impattante va respinta sul nascere. Se ad oggi abbiamo ancora una situazione ambientale critica, dobbiamo porci delle domande e valutare quali sono state le azioni amministrative intraprese per impedire questa situazione e il motivo per cui non hanno dato risultati proficui. Oltre a ciò, nel contesto di una situazione ambientale già compromessa, accettare di accogliere rifiuti prodotti per oltre il 90% fuori dalla nostra vallata è uno schiaffo ai nostri comportamenti virtuosi".

"La Val Bormida ha bisogno di un altro futuro di sviluppo, che possa valorizzarla nelle sue potenzialità artigianali, ambientali e naturalistiche. Sono sotto gli occhi di tutti i nuovi progetti di sviluppo turistico, le tante piccole attività imprenditoriali, le risorse naturalistiche che fanno della Val Bormida un territorio unico, sempre più una valvola di sfogo per la Riviera ormai al collasso, che chiede a noi spazi incontaminati in mezzo al verde, eccellenze enogastronomiche e percorsi storico-culturali incantevoli", concludono dal Comitato.

Redazione

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