La politica di sostegno alla valorizzazione dei prodotti locali intrapresa dall’amministrazione comunale quilianese, supportata dal rapporto di collaborazione sempre attivo con i produttori e con la locale condotta dello Slow Food, ha prodotto nel corso dell’ultimo anno una serie di eventi di grande interesse quali la “Festa dell’olio nuovo” in febbraio, “Un campo di albicocche” nel mese di luglio e AGRIGUSTA nello scorso mese di settembre.
L’idea di comunità del cibo che sta alla base di questo processo sta ottenendo un sempre crescente consenso, così come testimoniato dalla denominazione di Presidio Slow Food attribuito alla particolare varietà di “Albicocca di Valleggia”.
A sostegno della piena valorizzazione di questo prodotto sono stati recentemente intrapresi due distinti percorsi: uno finalizzato all’ottenimento dell’IGP (Identificazione Geografica Protetta) in collaborazione con le Cooperative “Le Riunite” e Ortofrutticola di Valleggia e un secondo, non meno importante, in collaborazione con la locale Condotta dello Slow Food, che ha appunto condotto all’ottenimento del presidio.
A fronte di un incomprensibile diniego all’attribuzione dell’I.G.P. da parte del Ministero per le Politiche Agricole, che non ha peraltro fiaccato la volontà dell’Amministrazione Comunale nel presentare quanto prima una nuova istanza di riconoscimento, palpabile soddisfazione ha procurato il Presidio Slow Food, testimonianza dell’aderenza a un modello di agricoltura basato sulla qualità, sul recupero dei sapori tradizionali e sulla sostenibilità.
Forte di questo tributo, l’Albicocca di Valleggia sarà presentata per la prima volta al Salone del Gusto di Torino 2010, vetrina del più importante progetto di Slow Food a sostegno dei piccoli produttori, oggi, alla presenza di Slow Food, del Sindaco del Comune di Quiliano.
A sancire la collaborazione con la Condotta Slow Food di Savona, l’amministrazione quilianese ha formalizzato con la stessa , per un periodo di un anno, un progetto culturale ed enogastronomico che prevede l’organizzazione e la gestione di attività e di eventi, collocati nel Parco di San Pietro in Carpignano ed in particolare nell’edificio ubicato nell’ambito socio-culturale, destinata a divenire sede della costituenda Comunità del Cibo legata alle produzioni tipiche di qualità del territorio quilianese e savonese.
Tale progetto si colloca nella strada ormai largamente tracciata nell’affermare il valore culturale del cibo, inteso come espressione di identità e di storia e non mancherà di rappresentare una concreta occasione di sostegno alle aziende agricole del territorio, anche attraverso la possibilità di instaurare un rapporto diretto con i consumatori con progetti di orti botanici, esperienze di “adotta l’orto” e “adotta l’albicocca”.














