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Savona | 22 agosto 2011, 15:25

Noli: ultima priezione per "I colori del cinema"

Lunedì 22 agosto ore 21.30 proiezione del film: SHUTTER ISLAND di Martin Scorsese

Noli: ultima priezione per "I colori del cinema"

PRESENTATO IN CONCORSO AL FESTIVAL DI BERLINO 2010

SPIAGGIA DEI PESCATORI
INGRESSO GRATUITO

(IN CASO DI MALTEMPO LOGGIA DELLA REPUBBLICA)

“Noli, i colori del cinema”, come dimostrano le foto che alleghiamo, ha avuto un successo di pubblico e un’attenzione da parte dei mezzi di comunicazione (articoli sui maggiori quotidiani cartacei, on line e servizi al tg3 regionale) che il Comune di Noli e l’associazione culturale Kinoglaz, organizzatori dell’evento, non si sarebbero mai aspettati. Soprattutto le proiezioni per i bambini, precedute dai laboratori della compagnia teatrale Maniambulanti, hanno visto la spiaggia dei Pescatori gremita come mai era capitato nelle sere d’estate.
Lunedì 22 agosto si conclude questa prima edizione con Shutter island, l’ultimo film del più importante regista vivente (definito così dalla critica): Martin Scorsese, autore in passato di capolavori come Toro Scatenato e Taxi Driver (con protagonista Robert De Niro) che, accanto al suo nuovo attore di riferimento, Leonardo Di Caprio (The aviator, Gang of New York, The departed, oscar alla regia) si rituffa nei giochi ossessivi della mente in un thriller dove a dominare è il senso di colpa.
L’autore americano, di origini italiane, trae la sceneggiatura dal libro “L’isola della paura” di Dennis Lehane dove il romanziere cerca di raccontare a suo modo il senso d’insicurezza degli Stati Uniti e la loro perdita d’identità dopo l’11 settembre ambientando la storia nel 1954 (periodo che ha importanti punti di convergenza con l’oggi) in un’America violenta e ingannata: la seconda guerra mondiale è finita da poco lasciando una scia grigia di delitti impossibili da cancellare e che si riversano nei sogni, nei ricordi e nei pensieri, mentre in patria l’ombra del Maccartismo ha imposto il sospetto negli occhi del cinema. Teddy Daniels, il protagonista di Shutter Island vive delle ossessioni, legate a filo doppio con il suo passato. La moglie che non c’è più. E i campi di concentramento nazisti di Dachau, ricordo indelebile del suo passato da soldato nella Seconda Guerra Mondiale. Ossessioni che si mescolano, e che cerca di evitare scappando.
Non fisicamente, come il protagonista de Le catene della colpa, ma attraverso un proprio viaggio mentale. Un labirinto della mente senza via d’uscita.
Ma sono davvero tanti i film, oltre a quello citato di Tourneur, fonte d’ispirazione; titoli che Scorsese ha messo in visione dell’intera troupe prima dell’inizio delle riprese: Vertigine di Otto Preminger, La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock e diversi altri noir degli anni Quaranta e Cinquanta di Fritz Lang (Strada scarlatta, Dietro la porta chiusa) e Samuel Fuller presente qui per i ribaltamenti narrativi, per l’imprecisione dei confini tra realtà, sogno, ricordo e incubo e la conseguente inafferrabilità delle fisionomie dei protagonisti e per i loro frequenti slittamenti tra ‘colpevolezza’ e ‘innocenza’, tra ‘santità’ e ‘follia’ e soprattutto per l’incombenza fisica, percettibile del senso di colpa. (Il corridoio della paura di Fuller per l’ambientazione in un’istituzione psichiatrica e l’ambivalenza della figura del protagonista e per la secca durezza di certe scene come per la sensazione di insicurezza paranoica che pervade l’atmosfera).
Scorsese pesca anche nel suo cinema. Cape Fear è naturalmente il primo titolo che viene in mente ripensando alla due locandine gemelle, all’incipit musicale, al tatuaggio cristologico di uno dei pazienti molto simile a quello di De Niro e ancora la pazzia, il meccanismo del doppio, il destino che riporta alla luce un senso di colpa frettolosamente accantonato, il riflesso reciproco tra il senso d’insicurezza individuale e la perdita d’identità di una Nazione si rincorrono come temi dominanti di entrambe le pellicole anche a vent’anni di distanza una dall’altra (Cape Fear a sua volta omaggiava Il promontorio della paura di J. Lee Thompson del 1962).




TUTTE LE PROIEZIONI E I LABORATORI SARANNO AD INGRESSO GRATUITO
L’evento si svolgerà presso la spiaggia dei Pescatori.
In caso di maltempo sotto la Loggia della Repubblica, a fianco del Palazzo Comunale

LINK ALLO SPOT: www.youtube.com/watch

Per info:
 HYPERLINK "http://www.comune.noli.sv.it" www.comune.noli.sv.it - tel. 019/749.95.31-32

 HYPERLINK "http://www.kinoglaz.org" www.kinoglaz.org - 3407178172

Uff. Manifestazioni
Loggia della Repubblica

Direzione artistica e coordinamento logistico Giovanna Barreca e Silvio Grasselli per l’associazione Kinoglaz

Coordinamento tecnico:  Diego Giusto - assessore al turismo - Laura Garbarino e Claudio Varino per il comune di Noli

Coordinamento editoriale e logistico Alex Chiabra

facebook Nolicinema
facebook Kinoglaz


A seguire calendario di tutta l’iniziativa, sinossi, biografia.







Sinossi.

1954, al largo delle coste del Maine, in provincia di Boston. Teddy giunge assieme al suo nuovo collega Chuck su un’isola dove sorge una vecchia fortezza risalente alla Guerra civile ora adibita a manicomio criminale di massima sicurezza. I due devono indagare sulla scomparsa di Rachel, una pluriomicida che è riuscita ad eludere la sorveglianza. Ad accoglierli c’è il dott. Cawley, uno psichiatra che cerca di applicare metodi all’avanguardia meno drastici e punitivi sui suoi pazienti. Un uragano si sta avvicinando e l’ambiente non è dei più accoglienti.         A complicare l’indagine i ricordi traumatici dell’esperienza di Teddy in guerra (ha partecipato alla liberazione del campo di concentramento di Dachau) e della morte di sua moglie nell’incendio della loro casa.

Biografia Martin Scorsese
Tra i pochi, grandi autori del cinema contemporaneo Scorsese ha offerto, in oltre quarant’anni di cinema, una personale e incandescente visione dell’America, l’America nata nelle strade del cruento e politico Gangs of New York e l’America che nelle strade è cresciuta, le strade marginali, proletarie, notturne della sua Little Italy, in altri crudeli racconti di gioventù dal forte riverbero autobiografico, Chi sta bussando alla mia porta, Mean Streets (nato a New York il 17 novembre 1942 da genitori di origine siciliana, alla propria famiglia e alle radici etniche ha dedicato anche il documentario sentimentale Italianamericanas, al quale faranno seguito diversi altri.
Soprattutto uomini sono al centro dei suoi film, ed essenziali in questo senso il sodalizio con De Niro.
Alice in Alice non abita più qui è l’unico personaggio femminile che domini completamente un film e ne fornisca il punto d’osservazione; ma non è la sola donna cui Scorsese abbia saputo offrire memorabile profilo e carattere: accanto a Ellen Burstyn stanno almeno Liza Minelli nel nostalgico swing della New York postbellica (New York, New York, 1977), Michelle Pfeiffer tra i composti, feroci rapporti di classe della città tardottocentesca in L’età dell’innocenza (omaggio a Visconti) Sharon Stone bella e perduta nell’epopea acida e ancora mafiosa di Las Vegas (Casinò, 1996).
Quasi sempre storie di ferite mai rimarginate e di vite sconfitte, nel cinema di Scorsese, e i più spettacolari tra i suoi loser restano allora il Robert De Niro di Taxi Driver (1976) reduce, alienato e il magnifico, ridicolo Jake La Motta di Toro scatenato (1980).
Seguono diverse commedie: Re per una notte (1983) e Fuori orario (1985) che si sviluppano nel senso dell’incubo. Abile a dirigere a più mani, nel 1986 firma con HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?r=47"Donald Petrie e HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?r=2908"Paul Michael Glaser il fantastico HYPERLINK "http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=24100"Storie incredibili 6, esperienza che replicherà con HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?r=609"Woody Allen e HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?r=1346"Francis Ford Coppola in HYPERLINK "http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=16039"New York Stories (1989). Notevole anche nella direzione di videoclip (è lui che sta dietro "Bad" di HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?a=14909"Michael Jackson), sconvolgerà l'opinione pubblica con la trasposizione di un romanzo di Nikos Kazantzakis HYPERLINK "http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=26212"L'ultima tentazione di Cristo (1988) con HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?a=10487"Willem Dafoe e HYPERLINK "http://www.mymovies.it/biografia/?a=475"Barbara Hershey. Il cattolicissimo Scorsese propone infatti una sua personale interpretazione della passione di Cristo, dove l'ultima tentazione di Satana a Gesù è appunto quello di una relazione domestico-sessuale con la Maddalena. Scorsese nell’ultimo decennio trova in Leonardo Di Caprio la sua nuova stella nascente come fu De Niro agli albori della sua carriera. Il già citato Gang of New York (2002), HYPERLINK "http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35430"The Aviator (2004) e HYPERLINK "http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35666"The Departed – Il bene e il male (2006) sono i film in cui lo dirige accaparrandosi un'infinità di nomination all'Oscar come Miglior regista, vincendo Golden Globe, ma ottenendo la tanta sospirata statuetta dell'Academy nella categoria "director" solo nel 2006, con l'ultimo di questi tre magnifici film.

Da ricordare, dell’attività registica, anche l’attenzione precoce e sempre più intensa rivolta al problema della conservazione e del restauro dei film tanto da fondare la Film fondation che da anni salva opere che rischiano di andare perdute; ultima in ordine temporale La dolce vita di Federico Fellini, presentata all’ultimo festival del cinema di Roma, tornata al suo originario splendore grazie a Scorsese e alla Cineteca di Bologna.
Grande conoscitore e affabulatore di storia del cinema s’è poi dimostrato nei bellissimi documentari dedicati rispettivamente al cinema americano e al cinema italiano (Il mio viaggio in Italia).


NOLI, I COLORI DEL CINEMA

Giovedì 7 luglio 2011 ore 21.30
Up
di Bob Peterson e Pete Bocter (Usa, 2009 - 104’)
animazione con doppiaggio di Giarcarlo Giannini (Carl Fredricksen), Arnoldo Foà (Charles Muntz), Neri Marcorè (Dug),
Film d’apertura al Festival internazionale del cinema di Cannes 2009

Il 78enne Carl Fredricksen decide finalmente di mantenere la promessa fatta alla moglie quando erano bambini e realizzare il desiderio di una vita. Aggancia  migliaia di palloncini alla sua casa e vola via per raggiungere le zone selvagge del Sudamerica. Lo accompagnano un esaltato boy-scout, un cane bonario e un sorprendente pennuto.
Commedia, avventura per un film con tanti livelli di lettura che potrà coinvolgere anche gli adulti vista la straordinaria delicatezza filosofica e la giara di ispirazioni: citazioni di film (da Eastwood a Miyazaki) e di attori (Spenser Tracy su tutti).

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.





Mercoledì 13 luglio ore 21.30
Arte del sogno di Michel Gondry (Francia, 2005 – 105’)
con Gael Garcìa Bernal (Stéphane Miroux), Charlotte Gainsbourg (Stéphanie), Alain Chabat (Guy)
Presentato fuori concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino 2006

Una storia in cui è la vita onirica a modificare la cosiddetta realtà e, nello stesso tempo accade ‘l’inverso’ in una carambola di situazioni divertenti. Un film ad incroci, un racconto di fragilità, di stupore e di poesia del visionario autore francese che continua a puntare la macchina da presa sull’inconscio. Il protagonista Stéphane è un ragazzo timido e geniale nello stesso tempo che torna a casa, in Francia sperando di avere un impiego degno delle sue aspirazioni, delle sue idee, che non sono fatte per il suo successo personale, ma esprimono creatività pura. La disillusione del quotidiano – illustratore in un ufficio – non basterà a spegnerlo del tutto: colpito al cuore dalla nuova vicina, Stéphanie, smarrisce il confine tra ciò che immagina e ciò che sogna trascinando anche la fanciulla in una trasfigurazione fatta di suoni, colori, voci che fluttuano da un lato all’altro del sensibile.
Lo spunto del film nasce da un video dei Foo Fighters in cui due ragazzi condividono un sogno.


Mercoledì 20 luglio 2011 ore 21.30
Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki (Usa, Giappone 1988 – 86’)
animazione con doppiaggio di Vittorio Amendola (Totoro), Lilian Caputo (Mei), Letizia Campa (Satsuki)
Presentato al Festival internazionale del cinema di Venezia 2009

Ispirato da un manga e dal libro omonimo scritto dallo stesso regista e da Kubo Tsugiko, a 20 anni dalla sua realizzazione viene distribuito un film con poetiche sospensioni: buono senza retorica. Protagoniste due bambine, Mei e Satsuki, rispettivamente di quattro e undici anni che si trasferiscono con il padre nel villaggio di Matsu no Gô, per essere più vicine alla madre ricoverata in ospedale. Vanno così a vivere in una villa circondata da una foresta che, con somma sorpresa, scopriranno essere abitata da varie creature magiche, tra cui spicca Totoro, un leggendario "tororu" (accomunabile al troll della cultura occidentale), spirito della natura e custode della foresta stessa. Come in altre pellicole del maestro giapponese dell’animazione protagonista è la natura, il processo giocoso e genuino di avvicinamento ad essa di due creature umane ancora pure.

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.



Lunedì 25 luglio 2011 ore 21.30
Hereafter
di Clint Eastwood (Usa 2010, 129')
con Matt Damon (George), Cécile de France (Marie), Frankie McLaren (Marcus)
Presentato al Festival internazionale del cinema di Torino 2010

Una storia che si snoda tra Parigi, Londra e San Francisco intrecciando 3 storie. La chiave di volta è Charles Dickens, che Damon si diletta ad ascoltare letto da Derek Jacobi. Per quella sua capacità di coniugare con naturalezza picaresco e impegno sociale, realismo e fantasmagoria, il romanziere vittoriano, che a un certo punto come si sa si avvicinò al paranormale, è in qualche modo l'ispiratore segreto del film sulla necessità di credere e resistere in questo mondo, un punto di vista laico sulla morte e sulla condivisione del dolore. l tocco morbido di Eastwood si fa apprezzare maggiormente nella narrazione classica, nelle sfumature dei sentimenti, e nel tratteggio di piccoli attimi di comicità quasi involontari.





Lunedì 1° agosto 2011 ore 21.30
Il mistero di Sleepy Hollow
di Tim Burton (Usa, 1999 – 105’)
con Johnny Depp (Ichabod), Christina Ricci (Latrina), Miranda Richardson (Lady Van Tassel)
Oscar nel 2000 per la miglior scenografia
Dal racconto ‘gotico’ di Washington Irving un ottimo film di genere: una storia di teste che rotolano e di detective troppo razionali per credere alla magia. Quando il giovane poliziotto Ichabod Crane viene mandato dal tribunale di New York (1799) ad indagare su una serie di efferati omicidi, prima interroga alcuni notabili del villaggio ma bene presto, cedendo alle insistenze, va nel bosco a vedere l'albero dove si dice che vengano deposti i morti senza testa. Rimane ferito, vede arrivare e subito scomparire nella nebbia il cavaliere imprendibile, si convince che qualcosa di più profondo unisce le disavventure che capitano alle persone più in vista: il dottore, il reverendo, il notaio, il magistrato. Aiutato da Katrina Van Tassel, la figlia dell'uomo più ricco di Sleepy Hollow, di cui si è innamorato, Crane riesce, tra mille difficoltà, a dipanare l'intricatissima matassa. Ottime le scenografie che sembrano uscire da una pittura del tardo Settecento.

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.



Mercoledì 10 agosto 2011 ore 21.30
I diari della motocicletta
di Walter Salles (Usa, Argentina, Cile, Perù 2004 – 126’)
con Gael Garcìa Bernal (Che Guevara), Rodrigo De La Serna (Alberto Granado), Mercedes Moran (Celia De La Serna)
Presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di Cannes 2004
Oscar 2005 per la miglior canzone: ‘Al otro lado del Rio’ di Jorge Drexler
Un road movie, una traversata su due ruote prima, con mezzi di fortuna poi, dell’immenso continente sudamericano. All’inizio degli anni ’50 in sella alla ‘Poderosa’, una vecchia moda che perde letteralmente i pezzi, ci sono Ernesto e Alberto, due amici per la pelle, giovanotti della buona borghesia di Buenos Aires, spinti dal desiderio di conoscere, dalla voglia di avventura, dalla forza impetuosa della giovinezza. Uno dei due è destinato a diventare leggenda, quel ‘Che’ Guevara protagonista della rivoluzione cubana, ucciso prima che potesse iniziare la rivoluzione in tutto il Sudamerica. L’altro un ragazzo acuto, simpatico, allegro, burlone e gran conquistatore di donne. Percorso di formazione, stupore di fronte al non conosciuto, crescita continua della consapevolezza, della volontà di agire per cambiare il mondo.


Mercoledì 17 agosto 2011 ore 21.30
Fantastic mr Fox
di Wes Anderson (Usa, 2009 – 88’)
animazione con doppiaggio di Francesco Pannolino e Maria Pia Di Meo
Presentato al Festival internazionale del cinema di Torino 2009

Tratto dal racconto omonimo di Roald Dahl protagonista è una volpe che dopo dodici anni di vita casalinga trascorsa nella tana insieme a moglie, figlioletto e nipotino, ricomincia a sentire il richiamo della vita libera. Deciso a riprendere le scorribande di un tempo e la carriera di ladro di polli interrotta anni prima, Mr. Fox si trova a scontrarsi con i tre proprietari della fattoria, Boggis, Bunce e Bean, che non sono poi così contenti delle sue incursioni notturne nel pollaio. La caccia alla volpe senza esclusione di colpi che si scatena coinvolgerà tutti gli animali della fattoria e sarà solo l'arguzia di Mr. Fox a metterli in salvo. Wes Anderson offre molte chiavi di  lettura per bambini e adulti perché ammanta tutto con un’atmosfera eccentrica per un surreale viaggio alle radici dell’identità individuale conculcata e snaturata e crea le premesse per un riordino delle cose e del rapporto uomo/natura.

Dalle 20.30 laboratorio a tema condotto da Daniela Carucci e Roberta Agostini della compagnia Maniambulanti.



Lunedì 22 agosto 2011 ore 21.30
Shutter Island
di Martin Scorsese (Usa 2010, 138’)
con Leonardo Di Caprio (Teddy Daniels), Mark Ruffalo (Chuck Aule), Ben Kingsley (dott. John Cawley)
Davide di Donatello 2011 come miglior film straniero
Il viaggio in un mare in tempesta, fluisce in una lenta carrellata verso un’isola dai colori da incubo, e sfuma nel grigio di una giornata che si annuncia inquietante per due poliziotti incaricati di ritrovare una pluriomicida sparita dalla sua cella in un manicomio criminale.Vero o falso, tutto assume i contorni dell’irreale, le parole, le minacce sottese, i regolamenti della prigione di Shutter Island creano un universo dove i gesti, gli incontri e le parole condensano aspetti e paesaggi mentali dentro e fuori una storia. Scorsese Scorsese torna ai modelli del cinema classico di genere per tentare un aggiornamento della narrativa cinematografica trasfigurando il tutto con un nuovo e inedito sguardo allucinato.

com.

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