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Politica | 31 agosto 2012, 18:23

Albenga, Passino: "gare e appalti made in Guarnieri"

Albenga, Passino: "gare e appalti made in Guarnieri"

"Recentemente tutti i cittadini hanno potuto leggere sul sito ufficiale del comune, o sui quotidiani, delle gare d’appalto bandite dal Comune su servizi come la raccolta rifiuti e la gestione di quattro spiagge pubbliche attrezzate, a prescindere dalle scelte politiche sindacabili o meno che questa amministrazione ha perseguito con tali bandi è giusto porsi delle domande. La gara delle spiagge è stata pubblicata in fretta e furia rispettando sia i termini minimi di legge, (10 giorni) ma limitando ovviamente in questo modo, l’accesso al più vasto numero di persone che potevano essere interessate e non bastasse oggi gli albenganesi si trovano meno spiaggia libera di prima.

E ancora, era veramente necessario mettere in gara l’intero servizio della nettezza urbana, di fatto portando all’inesorabile chiusura di EcoAlbenga? Tutto questo poco prima che la corte costituzionale si esprimesse dettando agli enti pubblici nuove direttive in merito ai servizi essenziali di rilevanza economica, i quali non possono essere privatizzati anche grazie al risultato del referendum sull’acqua.

Il millantato risparmio da parte dell’amministrazione che difende questa scelta, verrà a mio avviso pesantemente eroso nel corso del tempo perché tutti i servizi non previsti dal contratto o bando ecc, verranno di fatto fatturati al nostro ente. Con EcoAlbenga, società al 52 % del Comune era tutto dovuto al “socio controllante”, e tutto compreso, mentre con la nuova gestione non sarà più così. La preoccupazione verso la sorte dei lavoratori della società mista EcoAlbenga, espressa anche dai sindacati trova conforto in un attento esame del capitolato della gara, dove sembrerebbero essere presenti articoli a tutela dei diritti dei lavoratori, che verranno integralmente assorbiti dalla nuova ditta e di cui certamente sarà premura di ambo le parti (comune e nuovo gestore) rispettarne i contenuti.

In questi mesi molte sono state le “voci” di incertezza per la sorte dei dipendenti e/o di cooperative che in subappalto dalla ditta aggiudicatrice avrebbero preso la gestione del verde pubblico, se il capitolato fuga ogni dubbio in merito ai dipendenti, nel bando di gara allo stesso tempo si vieta ogni tipo di subappalto. Certo rimangono altre forme per affidare a terzi parte del servizio, come cessione di ramo d’impresa e altro, ma se bisogna trattare dei fatti, nulla di tutto ciò si è palesato ad oggi e pertanto al momento rimangono voci prive di fondamento.

Le tempistiche perché la nuova società subentri ad EcoAlbenga (che tutt’ora garantisce il servizio in stato di proroga) sono dettate da tempi tecnici per “la rilevazione di congruità dell’offerta della ditta “aggiudicataria definitiva”, in quanto proprio la formulazione della stessa è stata qualificata “anomala”, come ratificato nel verbale della commissione di gara. Per questo si dovrà attendere l’esito delle verifiche, prima che la delibera abbia “efficacia” e l’incarico sia effettivo.

Il passaggio successivo sarà la firma del contratto tra le parti e solo da quel momento si potrà valutare la qualità del nuovo servizio.

Rimane però un ultimo dubbio, se EcoAlbenga è società mista pubblico-privato dove il Comune è detentore del 52 % della proprietà, e dove è il sindaco a nominare la maggioranza del CDA, primo fra tutti il presidente, chi è responsabile civilmente penalmente e patrimonialmente di un SPA qual è EcoAlbenga su tutta la gestione economica della società? Chi pagherà prima dello scioglimento, gli eventuali e possibili sospesi verso fornitori ecc, se nel tempo la stessa società a maggioranza pubblica ha intaccato il suo capitale sociale per poter assolvere alla gestione ordinaria?

Non bastasse in queste settimane è stata fatta richiesta di chiarimenti e di accesso agli atti da parte della maggioranza delle aziende escluse dalla gara, interesse che prefigura una possibile e probabile pioggia di ricorsi sull’esito della gara, i quali se avessero ragion d’essere allontanerebbero sempre più la conclusione di tutta la vicenda".

Com. Alberto Passino consigliere comunale di opposizione

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