Domani domenica 25 il Convegno diocesano delle corali a Finalborgo

Con la tappa a a Feglino che ha visto protagonisti la Polifonica Cellese, il “Città di Albisola Superiore”, il “Guido d’Arezzo” di Carcare e il “San Pietro” di Savona si sono chiuse le serate negli oratori della diocesi per la quinta edizione di “Cantare e portare la Croce” che hanno visto l’adesione di ben undici cori, una vera e propria “squadra” della coralità nel territorio savonese. 

L’evento promosso dal Priorato diocesano delle Confraternite col Coordinamento diocesano delle corali e la Diocesi di Savona-Noli e col patrocinio della Provincia di Savona e dei Comuni di Savona, Celle Ligure, Orco Feglino, Finale Ligure avrà però il suo gran finale dopodomani, domenica 25 maggio, con il Convegno diocesano delle corali. Le serate del venerdì negli oratori culminano infatti, come sempre, in questo momento di fratellanza nella musica sul modello degli storici “Corescant” di Valleggia. Dopo Santuario (2010), Cogoleto (2011), Stella (2012) e Valleggia (2013) sarà Finalborgo la sede di quello che ormai è diventato un appuntamento annuale itinerante. La giornata si svolgerà nella bellissima collegiata di san Biagio, ospiti dell’omonimo coro diretto da Fiorenza Ricca e del parroco don Gianluigi Caneto. Alle 15 la rassegna dei cori alla presenza del vescovo Vittorio Lupi, del priore diocesano Milly Venturino e del vice priore Guido Canepa, alle 18 la Messa cantata da tutti i gruppi partecipanti con la partitura “Vaticano II” scritta dal musicista e sacerdote vadese-valleggino don Renzo Tassinari.

“Cantare e portare la Croce sa unire ed esaltare due espressioni di fede che da secoli contraddistinguono la nostra Chiesa, in particolare quella savonese: cori e confraternite – afferma il vescovo Lupi – rinnovo il mio plauso alla felice sinergia tra queste due importanti realtà”. “Un connubio meraviglioso: cori e confraternite – aggiunge il priore diocesano delle confraternite Milly Venturino – la sacralità della musica, capace di elevare il nostro spirito, si sposa con le bellezze artistiche, con i gioielli preziosi custoditi nei nostri oratori”. “La forza dell’amicizia nella diversità è da ben cinque edizioni formula vincente di una manifestazione che ormai è una realtà apprezzata e consolidata – spiega il direttore artistico Marco Gervino – si è giunti al lustro grazie al grande successo degli anni scorsi: l’entusiasmo continua a crescere e ogni maggio si ricompone questo bellissimo puzzle di note, di cuori, di luoghi, di preghiere che coinvolge tutto il territorio savonese”.