I Cobas scendono in campo raccogliendo l'indignazione di molti di coloro che hanno letto la recente ordinanza del Comune di Cairo Montenotte che aveva ad oggetto il "Divieto dell'accattonaggio".
Affermano i rappresentanti dei Cobas: "L'ordinanza del Sindaco di Cairo Montenotte, (vedi articolo) sta creando perplessità e dissapori notevoli tra i cittadini. Non solo per un problema ideologico (chi aderisce al cristianesimo, ad esempio, non può accettare un'ordinanza contro l'accattonaggio), ma per il momento in cui tale ordinanza verrebbe emessa. Ossia il momento peggiore."
Si precisa, infatti come "molti cittadini non arrivano a fine mese, l'occupazione è precaria e il problema semmai è di aumentare la solidarietà con chi arriva all'accattonaggio. Ma soprattutto lo scandalo e l'indignazione provocati dalle conseguenze della cosiddetta "raccolta porta a porta", con diversi genitori senegalesi e anche italiani che non riescono a raccogliere più gli avanzi dei supermercati che finiscono subito nell'umido e non riescono più a dar da mangiare ai propri figli".
Sulle conseguenze previste dall'ordinanza per i trasgressori si afferma "Ecco: questa è la situazione in cui si pone un'ordinanza che prevede sanzioni pecuniarie e sequestro delle elemosine per gli "accattoni",termine oltretutto offensivo.Cresce l'indignazione in tutte le aree,a sinistra come in aree liberali, tra i cattolici come tra gli islamici".
Da qui la determinazione di fare qualcosa: "I Cobas pensano di raccogliere questa indignazione con l'obiettivo di fermare l'ordinanza e di ottenere provvedimenti immediati per i poveri e gli indigenti".