Loano, la pizza "Speriamo nel Vesuvio" cambia nome: a scegliere quello nuovo il sindaco di Napoli de Magistris

Può il nome di una pizza scatenare una diatriba nazionale, generare decine di articoli sui giornali, commenti di vip più o meno famosi e tirare alla fine in causa anche il sindaco di Napoli? Sembrerebbe proprio così.

La vicenda ormai è nota ai più. Yury Corrado Pastore, titolare del ristorante pizzeria “Mamita” di Loano, ha chiamato una pizza presente nel suo menù “Speriamo nel Vesuvio”.

Il profilo facebook “Briganti” ha ripreso la notizia e da lì si è scatenata una vera e propria polemica, con accuse di razzismo da parte dei napoletani, culminate ieri nella minacce rivolte al figlio di 16 mesi di Yury, che ha spiegato che semplicemente non voleva insultare nessuno scegliendo quel nome. Una sorta di casualità, che ha scatenato un casus belli nazionale a cui oggi si aggiunge nientemeno che Luigi de Magistris, sindaco di Napoli.

Il primo cittadino ha commentato, anche lui, la notizia riportata sul Mattino e a questo punto giunge un’altra replica di Corrado Pastore: ”Invito lei signor sindaco a venire nel mio locale e dare lei un nuovo nome alla pizza”.

“Ho detto, prosegue il titolare del Mamita, di essere disposto a fare qualunque cosa per mettere fine a questa storia. Vengo a Napoli se mi volete, a dare la mano a tutti,uno per uno. Invito lei Sig sindaco a recarsi nel mio locale e scrivere qui il nuovo nome della pizza. Lo deciderà lei, lo decideranno i napoletani. Più di così”.

Ma Yury, anche in un momento di polemica non perde comunque la voglia di sorridere: "Meno male che nessuno ha fatto caso al menù del 2012.....C'era una pizza che si chiamava "Confido nei Maya"......A quest'ora dovrei rispondere ai sindaci di tutto il pianeta. ...."