Non si placano le polemiche a seguito dell’episodio verificatosi sabato undici Aprile a Loano, quando una gestante ha dovuto partorire in casa con l’aiuto delle militesse della Croce Rossa di Loano.
“Ieri sera - recita la nota pubblicata domenica 12 aprile da Angelo Vaccarezza sui suoi profili social - la Croce Rossa di Loano ha ricevuto una chiamata da una cittadina extracomunitaria che accusa forti dolori addominali, arrivate sul posto le volontarie della Croce Rossa Italiana, si rendono conto che la signora stava per partorire ed allora chiedono subito l’intervento di Sierra 4, per capirci quella che fa servizio nell’ area di competenza dell’Ospedale Santa Corona, ma Sierra 4 non c’è perché fa servizio dalle 8 alle 20, ed allora viene chiamata Sierra 2 cioè quella che fa servizio a Ponente (Albenga, Alassio, Andora, e tutte le vallate) ma come è logico Sierra 2 è impegnate ed allora si aspetta che si liberi ed arrivi Sierra 1, quella che fa servizio nell’area di competenza dell’ospedale di Savona".
"Ma Burlando, Montaldo e Miceli, prosegue Vaccarezza,B non avevano garantito gia da qualche anno che anche l’area di Finale/ Pietra/Loano/ Borghetto avrebbe avuto la copertura delle 24 ore..? Se non ricordo male lo avevano promesso quando fu Deaziendalizzato il Santa Corona ma forse ricordo male io… Intanto qui si rischia la vita mentre si chiudono i servizi…#sapevatelo…”Un problema che richiede soluzioni immediate; la vita e la salute dei cittadini della provincia di Savona non possono essere messe a repentaglio dall’assenza di un servizio fondamentale qual è il soccorso sanitario".