Savona, la sinistra unita alle prossime Comunali si chiama "Rete a Sinistra": interrogativo l'alleanza con il PD

La sinistra unita alle prossime elezioni comunali si chiama “Rete a Sinistra”. Il laboratorio politico che è sbarcato alle scorse elezioni regionali, giunge anche a Savona ed è composto da Partito della Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà, escluso il Partito Democratico. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, è stato presentato il nuovo Gruppo Consiliare di Rete a Sinistra, composto dai consiglieri Franco Zunino e Sergio Acquilino. La presentazione avviene nel solco di esperienze simili già avviate nel genovese, promuovendo anche a Savona una presenza istituzionale del soggetto politico ligure.

“Il progetto nasce per dire che c’è bisogno di sinistra anche a Savona - interviene il consigliere di SEL, Sergio Acquilino - Con il nuovo gruppo vogliamo costruire una unità della sinistra partendo dall’esperienza regionale di Rete a Sinistra. Infatti, lo stesso soggetto, nelle ultime elezioni regionali ha registrato nel capoluogo savonese risultati interessanti e ha anticipato in Liguria un percorso nazionale che prenderà il via il prossimo gennaio con l'obiettivo di dare vita al polo della Sinistra unitaria. La formazione del nuovo Gruppo Consiliare di Rete a Sinistra va in questa direzione, puntando ad unificare la Sinistra nello scenario savonese e dando quindi una continuità a quanto già costruito la scorsa primavera”.

"Rete a Sinistra", una alternativa al Partito Democratico? "Non è un'alternativa assoluta al PD - spiega Acquilino - Noi speriamo che il Partito Democratico si ravveda e riprenda una politica di sinistra che permetta di avviare una nuova alleanza". 

Ma quali sono le condizioni per una alleanza con il PD? "Tra le condizioni la presentazione da parte del PD di un candidato credibile che possa garantire il rispetto di un programma - continua il consigliere di SEL - E ancora prima chiediamo che ci sia un programma condiviso, a partire dalla gestione del territorio: ridurre la cementificazione, mantenere il controllo pubblico sulla gestione dell'acqua, no al porto della Margonara".

Se il PD candidasse il vice sindaco Livio Di Tullio? Qualcosa da ridire ce l'ha il consigliere Acquilino: "Deve dire qualcosa di sinistra", altrimenti nulla in contrario: "Non ho pregiudizi su di lui, è una persona in gamba e seria che potrebbe fare il sindaco, ma deve dire qualcosa di sinistra". 

Ad intervenire Franco Zunino, consigliere di Rifondazione Comunista: "Come hanno dimostrato le elezioni regionali, c'è uno spazio a sinistra. A Savona, in particolare, lo hanno attestato i risultati di Rete a Sinistra e quelli delle elezioni comunali precedenti in cui sia la Federazione della Sinistra che SEL superarono il 5%. Con la deriva che il PD ha preso negli ultimi anni, questo spazio potrà essere ancora più grande. Se non saremo capaci noi di dare una scossa a sinistra a livello territoriale, molti nostri elettori finiranno per votare il M5S o per non andare alle urne. Crediamo che si possa costruire un polo a sinistra: il gruppo consiliare che si costituisce di Rete a Sinistra è infatti un primo segnale".

Infatti "la sconfitta delle regionali è da ascriversi al PD stesso", continua Zunino: "La scelta del candidato è stata sbagliata, la differenza di voti tra la Paita e Toti ha dimostrato che la sconfitta non è stata dovuta dalla presenza di Rete a Sinistra".

Alle elezioni amministrative a Savona, si arriverà sicuramente al ballottaggio: "Ci sarà sicuramente un doppio turno, noi ci auguriamo di arrivarci ma, se ci fosse il ballottaggio tra il PD e la destra, potremo fare un appello come è stato fatto per le provinciali".