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Eventi | 10 agosto 2016, 09:08

A Finale Ligure prosegue la rassegna letteraria "Un Libro per l'Estate"

Giovedì Fabrizio Lena presenta "L'ordine minore"

A Finale Ligure prosegue la rassegna letteraria "Un Libro per l'Estate"

Proseguono gli appuntamenti con “Un Libro per l'Estate” in Piazzale Buraggi sul lungomare a Finalmarina, ore 21,15.  Ingresso libero.

 

Giovedi 11 agosto Fabrizio Lena presenta “L’ordine minore” -  Stefano Termanini editore.

A Finale Ligure c’è una piccola chiesa, costruita cinque secoli fa, con cinque campanili. E ce n’è un’altra, più antica, su un colle che guarda il mare, col pavimento sollevato e scavi e tombe aperti. E c’è, imponente, un castello che i Genovesi cercarono di far esplodere, alto sulla rocca di Perti, con una torre a pianta di becco di civetta, incastonata come una pietra preziosa.
Se non basta, c’è una casa che è stata trasformata in un castel-letto e – tra boschi e rocce di pietra gialla e pastosa – un antichissimo altare solare, dove l’uomo preistorico misurava il trascorrere delle stagioni.
In questa terra ricca di monumenti, ci sono altrettanti misteri.
E domande, che hanno radici profonde nel tempo e ancora rimangono senza risposta.
Qualcuno, però, le risposte le ha. Un gruppo di pochi iniziati, un ordine antico e segreto, l’Ordine Minore.

Fabrizio Lena, nato in provincia di Venezia, è finalese d’adozione fin dall’infanzia.
Geometra libero professionista, dedica da anni il proprio tempo libero alla gestione delle attività associative del Centro Storico del Finale, associazione culturale di valorizzazione e promozione della storia, dei monumenti e del territorio di Finale Ligure.
Di Castel Govone e di altri siti monumentali del Finalese si è occupato per via della sua professione, seguendone da vicino i lavori di restauro. è così che ne ha conosciuto la storia, non di rado misteriosa, e se ne è appassionato.
L’Ordine Minore nasce da questa esperienza, dall’incontro con la storia e dalle molte domande che essa pone.

 

Venerdi' 12 agosto Armando D'amaro presenta: “La Mesata” - fratelli Frilli editori. Conduce Roberto Centazzo

Il maresciallo Corradi, perso in cupi pensieri, scruta il mar Ligure piallato dalla tramontana quando il suo comandante lo convoca per affidargli un incarico: dovrà tornare - come agente distaccato dell’antimafia - a Calice Ligure, paese della riviera di Ponente incastonato tra costa e monti ove, anni prima, era stato ferito gravemente. L’uccisione di un giovane napoletano, ritrovato incaprettato sul fondo di una piscina naturale, gli conferma nell’immediato l’ipotesi d’omicidio per faida di camorra, deduzione che lo porterà – insieme al collega Vulpi del comando di Finale – a confrontarsi con uomini e donne che, lontani dai luoghi di nascita, hanno radicato su questo territorio i loro loschi affari. L’investigatore dei Carabinieri, in questo quinto noir che lo vede protagonista, non solo indaga alla ricerca della verità (ottenendo anche l’aiuto di vecchi e nuovi amici) ma riesce a far pace con se stesso grazie all’incontro con una donna che sembra essere in grado di allontanare gli incubi che lo perseguitano... e dei quali si conosceranno finalmente le origini. Fedele all’atmosfera noir del miglior ‘giallo mediterraneo’, questo romanzo, amara e realistica miscela di adrenalina e malinconia in giuste dosi, pur rispettando il lettore lo arpiona – colpendone non solo cervello ma anche cuore e fegato – per trascinarlo attraverso guazzabugli ed enigmi verso il finale, dove non mancherà il sorprendente colpo di scena a cui l’autore ci ha abituati.

Armando d’Amaro, nato a Genova nel 1956, vive a Calice Ligure. Dopo studi classici e laurea in giurisprudenza ha praticato attività forense ed accademica, abbandonate per dedicarsi alla scrittura noir ed alla critica d’arte moderna. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Delitto ai Parchi (2007), La Controbanda (2007), La farfalla dalle ali rosse (2008), Liberaci dal male (2010, insieme al criminologo Marco Lagazzi), Il testamento della Signora Gaetani (2014) ed ha curato le raccolte di racconti Incantevoli stronze (2008) e Donne, storie al femminile (2009); altri racconti (Gina von Edelstein, Corradi e il caso vibrante, Corradi ed il "bambino" scomparso, Carduus nutans, Isidoro ed il misterioso caso del caldarrostaio...) sono usciti in raccolte per altri editori o su riviste; il suo drammatico Atlassib è stato rappresentato con successo a teatro; numerosi i testi scritti per artisti, tradotti anche in inglese e russo.

 

Sabato 13 agosto Tiziano Fratus presenta: ”L’italia e’ un giardino. Passeggiate tra natura selvaggia e geometrie neoclassiche” - Editori Laterza.

Un viaggio in alcuni dei più stupefacenti giardini della Penisola. Un invito irresistibile a scoprire i tanti piccoli paradisi che abbiamo a disposizione a pochi chilometri da casa.

L'Italia è un giardino è un libro che racchiude i luoghi pensati e costruiti per il piacere dell’occhio di chi osserva: dai giardini di Valsanzibio, Tivoli e Firenze a quelli pubblici di Palermo, Genova e Milano, dalle grandi regge di Monza, Venaria e Caserta ai boschi-giardino di Ninfa, Merano, Ischia e Bomarzo. Eden che a volte imitano, come in un gioco di specchi, la natura selvaggia, quel mondo che un tempo esisteva soltanto oltre le mura. Una finta natura addomesticata, un paesaggio immaginato e poetico, costellato di citazioni esplicite tratte dalla cultura antica, neoclassica, barocca o moderna. Occasioni preziose per ristabilire un’armonia urgente e necessaria col mondo. Scrittore e poeta italiano.


Tiziano Fratus è un appassionato "cercatore d'alberi", attività, questa, che lo ha portato a inventare i concetti di ‘Homo Radix’ e ‘alberografia’ che hanno dato vita a libri, mostre fotografiche, itinerari disegnati in varie città e regioni, oltre alla rubrica “Il cercatore d’alberi” sul quotidiano “La Stampa”.
Fra i suoi libri si ricordano Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), Il sussurro degli alberi (Ediciclo) e l’illustrato per bambini Ci vuole un albero (Araba Fenice).
Ampia è anche la sua produzione in versi, con traduzioni in otto lingue; fra le sue raccolte la più recente è Un quaderno di radici e foglie. Conduce passeggiate alla scoperta dei grandi alberi.

 

Domenica 14 agosto Cristina Rava presenta: “Quando finiscono le ombre” -  Garzanti editore.
Il lungo viale al centro della città è deserto. Solo un uomo anziano cammina sotto il sole, con una torcia elettrica accesa nonostante la luce estiva. È Spartaco Guidi. Qualche mese dopo, il suo corpo viene ritrovato in un terreno di campagna. L'autopsia viene affidata al medico legale Ardelia Spinola. Dopo tanti anni di esperienza, sa che il suo compito è solamente quello di circoscrivere l'ora della morte, di stabilirne cause e dinamiche. Ma non è facile zittire l'anima investigatrice che c'è in lei. Anche se, in realtà, avrebbe ben altro a cui pensare. Arturo, l'affascinante apicultore (e amante dei gatti come lei) che da pochi mesi è nella sua vita, sembra nascondere qualcosa che le sfugge. Qualcosa che le fa temere di perderlo, anche se ammetterlo per lei è difficile. E quando scopre che la casa di Spartaco Guidi è stata messa sottosopra, tutta la sua attenzione torna sul caso. Scopre che l'uomo era tornato da poco ad Albenga, il suo luogo d'origine, dopo decenni passati in ospedale psichiatrico per aver ucciso un amico in gioventù. Eppure tutti parlano di lui come di una persona di animo buono. Cosa l'avrà portato a quel gesto, allora, e adesso a subire una morte violenta? L'intuito di Ardelia non sbaglia mai, e stavolta le dice che Il ritorno della vittima in città è la chiave del mistero. Ma non è facile scovare dove si nascondono le ombre. Soprattutto se ci sono tanti piccoli dettagli che sfuggono. Dettagli fondamentali perché le tessere di un puzzle possano combaciare. Finché la verità non è talmente vicina da accecare, e diventare quasi invisibile… Cristina Rava torna con il personaggio più amato dai suoi lettori: una donna forte e indipendente che l'amore mette sempre a dura prova. Un medico legale che non può fare a meno di seguire il suo istinto. Tra distese di serre scintillanti al sole e le chiome argentate degli ulivi fra cui s'intravede il mare ligure, Quando finiscono le ombre è un romanzo in cui il passato nasconde molti segreti, ma è il presente a fare più paura.


Cristina Rava (1958) è nata e vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente, dove sono ambientati i suoi libri. Dopo aver iniziato gli studi in medicina ha fatto tutt'altro, lavorando nel settore dell'abbigliamento e successivamente in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita. Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir con cinque romanzi. Con Garzanti ha già pubblicato Un mare di silenzio con protagonista il medico legale «molto speciale» Ardelia Spinola.

 

 

c.s.

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