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Attualità | 02 febbraio 2017, 17:33

Rinviato il piano d’azione per la conservazione del lupo. Legambiente "Serve di più"

Legambiente: “La Conferenza Stato Regioni ha scelto di rinviare e di non stralciare la deroga sugli abbattimenti. Lupi e allevatori hanno urgente necessità di essere tutelati e difesi. Si garantiscono risorse economiche indispensabili per l’attuazione delle diverse misure previste nel Piano”

Rinviato il piano d’azione per la conservazione del lupo. Legambiente "Serve di più"

“Il rinvio deciso oggi in Conferenza Stato Regioni per l'adozione del Piano per la conservazione e gestione del lupo non aiuta ne tutela questa specie e ancor meno risponde alle difficoltà degli allevatori delle aree interne; ma soprattutto non è stata stralciata l'unica azione ampiamente contestata: la deroga sugli abbattimenti. Per un'efficace tutela e conservazione di questa specie, è invece quanto mai urgente dare il via libera in tempi rapidi al Piano d’azione, eliminando la deroga sugli abbattimenti e approvando tutta la parte restante del Piano che consideriamo utile e in linea con molte delle azioni promosse dai parchi e contenute nella Carta di Sulmona. È urgentissimo garantire risorse adeguate per realizzare tutte le misure previste a supporto degli allevatori e finalizzate alla difesa attiva di mandrie e greggi e per portare avanti politiche attive di contrasto del randagismo canino”, questo il commento della presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni.

 

Nonostante questa specie sia tornata a ripopolare le Alpi e gli Appennini, grazie alle azioni di tutela portate avanti dagli anni ’70 ad oggi, in primis dai Parchi e dai tanti progetti Life di successo realizzati in Italia, e grazie a numerose condizioni favorevoli createsi nelle aree interne che hanno consentito la ripresa e la diffusione della specie, il lupo è ancora vittima di bracconaggio e uccisioni illegali a causa dei conflitti con allevatori e cacciatori, stimate dallo stesso Piano in 250 - 300 animali uccisi all'anno. Nel quadriennio 2013-2016, è stata documentata la morte di 137 esemplari per cause antropiche, di questi ben 54 per bracconaggio (31 per arma da fuoco, 9 per laccio e 14 per avvelenamento). Per Legambiente sul lupo si gioca una sfida che va oltre la specie, per questo è assurdo inserire tra le azioni prioritarie da realizzare nei cinque anni del Piano lupo la deroga per gli abbattimenti.

cs

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