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| 24 maggio 2018, 17:36

L'allarme dell'associazione Infiorescienza: poca cannabis terapeutica in Liguria

L’associazione Infiorescienza si propone di promuovere la cultura dell’uso della cannabis terapeutica e di sostenere le problematiche che devono affrontare i pazienti unendo queste esigenze con il mondo medico e dei farmacisti

L'allarme dell'associazione Infiorescienza: poca cannabis terapeutica in Liguria

Permane la criticità di approvvigionamento di Cannabis Terapeutica nelle strutture sanitarie liguri e tale situazione si protrarre dall’autunno scorso: i pazienti rimangono sovente senza terapia oppure sono costretti a ripiegare su dosaggi non corrispondenti alla prescrizione o alla tipologia di preparazione diversa da quella consolidata. Per non parlare dei momenti di assoluta indisponibilità.

L’associazione Infiorescienza si propone di promuovere la cultura dell’uso della cannabis terapeutica e di sostenere le problematiche che devono affrontare i pazienti unendo queste esigenze con il mondo medico e dei farmacisti. In relazione al carente approvvigionamento Infiorescienza è intervenuta più volte presso le istituzioni non solo per richiedere un immediato intervento volto a risolvere immediatamente la mancanza di terapia che sta portando alla disperazione i pazienti e le loro famiglie ma anche per capire quali sono i processi in atto per la gestione delle forniture.

"Per questi motivi in data 5 parile 2018 è stato richiesto un incontro all’assessore alla sanità ligure Sonia Viale si legge in un comunicato dell'associazione - . Contemporaneamente abbiamo formalmente richiesto al commissario straordinario di A.Li.Sa Dott. Walter Locatelli informazioni relativamente alla programmazione delle richieste di fornitura della cannabis terapeutica. Questa richiesta aveva lo scopo di capire quali sono le esigenze della Regione Liguria inviate al Ministero della Salute e se sono soddisfatte dal ministero stesso. Notizie e elementi utili per potere intervenire con attività di advocay presso il ministero stesso".

"I pazienti - si legge ancora nel documento - continuano a lamentare difficoltà a reperire la terapia e molti rinunciano alla terapia in forma di olio, che a Genova non viene prodotto nelle ASL e strutture ospedaliere. Tale situazione comporta il doversi spostare verso centri lontano e non sempre i pazienti son in grado di muoversi. Oppure si devono accollare il costo della terapia presso farmacie private Segnaliamo carenze di bedrocan (cannabis importata dall’estero) al Galliera, incertezza di disponibilità di fm2 (cannabis proveniente dall’istituto farmaceutico militare di Firenze) al Gaslini e a Pietra Ligure. Come riportato anche dalla stampa ad inizio del mese di maggio anche a La Spezia i pazienti e le stesse strutture sanitarie denunciano insufficiente fornitura costringendo i medici stessi al razionamento. Tale situazione obbliga le strutture a non introdurre pazienti candidati a poter beneficiare della terapia. Pur avendo sollecitato più volte attraverso anche l’intervento di alcuni consiglieri regionali attualmente non abbiamo avute risposte. Infiorescienza denuncia una ingiustificata immobilità tale che fa pensare che la regione non abbia sotto controllo la situazione. Questa carenza politico- amministrativa sta provocando sofferenze insopportabili ai pazienti in terapia tale che venga meno il diritto alla salute tutelato dall’art 32 della Costituzione".

RG

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