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Politica | 29 aprile 2024, 14:43

Sindaco indagato per truffa aggravata, +Cairo evoca la "questione morale"

Il gruppo di opposizione ha presentato un'interrogazione sulla questione che riguarda la strada di Rio Ferranietta

Sindaco indagato per truffa aggravata, +Cairo evoca la "questione morale"

Nel Consiglio comunale odierno, il gruppo di opposizione +Cairo, durante l'interrogazione presentata, ha espresso la sua posizione in merito all'avviso di garanzia che ha coinvolto il sindaco Paolo Lambertini nei giorni scorsi.

"La vicenda della strada di Rio Ferranietta è solo la prima in ordine di tempo di molte questioni che verranno al pettine. Noi siamo garantisti e ci auguriamo che il sindaco possa chiarire velocemente agli organi inquirenti la sua totale estraneità ai fatti contestati, magari facendo chiarezza rispetto anche alla sua difesa tecnica".

"La nostra preoccupazione è legata alla gravità dei fatti contestati e dalla pena applicabile ad un eventuale condanna per l’ipotesi contestata - truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea - che, nel suo caso, comporterebbe senz'altro una condanna superiore ai due anni previsti dalla normativa di legge per portarla alla sospensione della carica"

"Altro motivo di imbarazzo riteniamo sia rappresentato dall'evidente incompatibilità tra la sua funzione pubblica e le decisioni che dovrà necessariamente assumere la giunta in merito all’eventuale costituzione, quale parte civile nel processo penale, ma anche in merito ai provvedimenti di competenza rispetto ai dipendenti comunali indagati e all’interessenza tra gli stessi e suo genero, anch’esso indagato. Il tutto nell’ambito di processi che devono garantire la tutela di questo ente che, le ricordiamo, non è suo, ma dei cittadini cairesi", proseguono da +Cairo. 

"Un'ulteriore tema è poi quello della revoca dell’affidamento che riteniamo dovrà ricadere in primis sul comune di Cairo e di cui non ritroviamo traccia, almeno a livello di accantonamento rischi, nel bilancio comunale. Infine, e questo è l’elemento più grave della nostra critica politica, viene rappresentato dalla censura, a livello politico ed etico del suo comportamento non solo in relazione alla vicenda di cui trattasi ma bensì, in generale, rispetto alla generalità delle azioni poste in essere da questo sindaco e dalla sua giunta nella loro funzione amministrativa.

"Ne arriviamo, da poche settimane, dalla discussione in Consiglio comunale in merito alle modalità di abbattimento dell’alberatura di Borgo San Pietro e dalla censura di ANAC in merito all'affidamento, senza gara, dell’impianto comunale del tennis e da continue segnalazioni da parte di normali cittadini che riportano la leggerezza con cui il sindaco si atteggia quando deve trattare questioni degli amici o dei presunti amici dei nemici, laddove in un paese normale i nemici si devono semplicemente intendere gli avversari politici". 

"La vicenda della 'strada di Ferranietta' è solo la prima in ordine di tempo di molte questioni che verranno al pettine - continuano dalla minoranza - Ben ricordiamo come ci venne risposto sull’argomento nel corso del Consiglio comunale del 30 settembre 2020 dall'assessore Ghione, quando testualmente ci rispose che 'quello che voi chiamate incresciosa vicenda è, come più volte già stato ribadito, invece un esempio virtuoso di buona amministrazione e di applicazione del principio di sussidiarietà'".

"Orbene, se questa vicenda viene considerata dalla giunta Lambertini un esempio virtuoso, oggi siamo ben contenti di sederci sui banchi dell’opposizione del Consiglio comunale per dire che non sono capaci ad amministrare e dovrebbero dimettersi tutti". 

"Nella storia repubblicana di Cairo questa è la seconda volta che un sindaco viene indagato. Nel 1993 la nostra città visse un capitolo doloroso della sua storia con l’indagine che colpì il compianto primo cittadino Castagneto che, seppur non tenuto, decise di rassegnare le proprie dimissioni per motivi di opportunità, sgomberando il campo dall'imbarazzo dell’indagine. Passò alcuni anni a difendersi da accuse ingiuste in un processo che vide la sua totale assoluzione".

"Auspicando che presto questa vicenda abbia una conclusione, rimangono sul tavolo ad oggi tutti i nostri dubbi sulla capacità da parte dell'amministrazione Lambertini di poter continuare ad amministrare questo comune con la serenità e l’imparzialità che la situazione in atti necessita. A chi ci chiederà però se riteniamo oggi che esista una 'questione morale' la nostra risposta sarà senz’altro affermativa perché riteniamo, per tutto quanto sopra esposto, che la questione vada posta", concludono da +Cairo.

Graziano De Valle

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