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Attualità | 04 settembre 2018, 15:28

L'acquazzone porta disagi all'ospedale di Albenga: l'odissea di un medico in autobus

Un chirurgo affida ai social network uno sfogo nel quale elenca i problemi riscontrati sul mezzo pubblico, dalla reperibilità dei biglietti alle infiltrazioni d'acqua

L'acquazzone porta disagi all'ospedale di Albenga: l'odissea di un medico in autobus

Pioggia e disservizi legati al traspordo da e verso l'ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga. La testimonianza-sfogo è quella affidata ai social Network da parte di un medico-chirurgo, ma come a lui potrebbe essere capitata a chiunque si sia trovato nella giornata di ieri "intrappolato" a piedi sotto l'acquazzone all'ospedale.

La prima difficoltà riscontrata quella dell'assenza di una corsa del pulmino navetta dalle ore 13.45 alle ore 15.00. "Il servizio era sospeso, ecco la prima delusione" che però non ha fatto perdere la speranza al medico, il quale ha deciso di aspettare le 15.00 recandosi al bar dell'ospedale dove è arrivata la seconda amara sorpresa: "Non vendono i biglietti del bus".

Fallita poi l'ipotesi del pagamento con lo smartphone come indicato sugli altri bus della medesima azienda: "Mi dispiace - mi dice l'autista - si può fare con lo smartphone ma sulla navetta manca il cartello con la procedura per poterlo fare" spiega.

Ed allora? Nessuna altra soluzione se non acquistare il biglietto (la tariffa da 150 minuti per euro 3,80 perché non era possibile l'acquisto del bigliwtto da 90 minuti a 2.50) sul bus.

Una soluzione che, se anche non avrà causato una grande perdita economica, sicuramente ha rappresentato un disagio ed ha portato ad una riflessione: "Così sulle nostre spalle pesano le orde di viaggiatori portoghesi senza biglietto e senza documenti che affollano i mezzi pubblici di questo paese in cui veramente funziona quasi tutto ma certamente molto male.

Ah, dimenticavo: se invece che su un pulmino chiuso avessimo viaggiato in spider, forse dalle guarnizioni dei vetri sarebbe entrata meno acqua o quantomeno avremmo capito un motivo del perchè i sedili si fossero bagnati".

Mara Cacace

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