Savona, privatizzazione di Ata, contraria la Federazione Socialista: "Il Comune è complice del dissesto"

La Federazione Socialista di Savona, a seguito della decisione assunta nell’ultimo Consiglio Comunale di procedere con la futura probabile privatizzazione di Ata ha voluto esprimere tutta la propria contrarietà. 

"Confermiamo le nostre osservazioni sulla gestione della società, sulla privatizzazione tout court, sulla mancanza di servizi di qualità in città e sulla gestione dell’Amministrazione Caprioglio, che in questi due anni non ha saputo che lasciare carta bianca all’Assessore Montaldo che più che un assessore lo possiamo definire un Liquidatore".

"Insomma le nostre osservazioni al riscontro dei fatti si sono rivelate solo verità, la crisi dell’Ata proviene da lontano e secondo gli intenti del liquidatore si concluderà con una vendita di cui oggi non si conoscono gli obiettivi. Riteniamo il Comune di Savona, complice del dissesto a fronte di una grave inadempienza: ci risulta che non abbia svolto alcun esercizio di coordinamento e supervisione dell'attività della società previsto dal controllo analogo; e sia altresì responsabile perciò, della mancanza di un piano industriale e della scelta di organi di gestione della società approssimativi. Troppa confusione, consigli di Amministrazione che dovrebbero gestire la vendita delle quote, schemi di Bilancio presentati in CDA e non bilanci approvati dall’assemblea dei Soci, lavoratori che lavorano senza ordini di servizio chiari, con attrezzature obsolete, mettendo a rischio la loro incolumità personale, in sfregio a tutte le norme di sicurezza da parecchi anni, con il rischio concreto che oltre rischiare infortuni invalidanti rischiano altresì di trovarsi senza lavoro".

"Insomma le ultime tre Amministrazioni hanno grosse Responsabilità, dal mancato controllo, a errati indirizzi politici che hanno provocato di conseguenza la crisi della Azienda, sia di carattere finanziario che operativo, una crisi economica amministrativa di una fiorente società pubblica che vede il suo peggior nemico proprio nella mala politica che la nostra provincia ha subito negli ultimi anni. Sia chiaro un consiglio di Amministrazione è espressione dell’organo politico che lo nomina, e il direttore è il riferimento applicativo di ciò che è stato deciso dalle maggioranze che si sono susseguite alla guida della città di Savona" continuano.

"Quindi la Federazione di Savona dice basta, vogliamo che nel prossimo consiglio comunale vengano alla luce le verità, vogliamo che a pagare siano coloro che in questi anni di dissesto, hanno con le loro indicazioni politiche e amministrative/tecniche, generato il disastro finanziario della società, vogliamo che a pagare siano loro, vogliamo che Ata resti dei savonesi, no ad accordi sotto banco con SAT, no a privatizzazioni al buio, prima lavorate per un piano Industriale credibile che contenga le varie fasi di risanamento della Società, per passare ad un ricondizionamento del credito, e alla sospensione delle attività di vendita, vogliamo garanzie occupazionali, e soprattutto vogliamo che l’Assessore Montaldo smetta di fare l'alienante dei beni savonesi e che la Lega ci dica con chiarezza da che parte intende stare, se vuole la privatizzazione di ATA , o se è d’accordo a procedere alla ricapitalizzazione della società per dare a Savona servizi decorosi, salvaguardia dei posti di lavoro, e no ad accorpamenti con inutili doppioni" concludono dalla federazione socialista di Savona.