Aziende agricole in ginocchio nell'alassino: "Stavamo per raccogliere le olive, ora abbiamo perso tutto"

La violenta grandinata alassina mette in ginocchio le aziende agricole ed in particolare i produttori di olio.

“A pochi giorni dal raccolto la grandinata ha mandato in fumo tutto un anno di cura e lavoro - spiega il proprietario di un uliveto – Il danno è enorme”.

Il danno è stato riscontrato anche dalle associazioni di categoria e Coldiretti corre ai ripari chiedendo a gran voce alla Regione di riconoscere lo stato di calamità (LEGGI QUI).

Si parla, infatti, di circa il 40% del raccolto perso anche se ad Alassio la percentuale sale toccando anche l’80% in alcune aziende agricole.

Non solo le olive, naturalmente, ma a subire danni sono state anche le coltivazioni all’aperto sia di ortaggi che di piante ornamentali due aziende di Alassio hanno perso addirittura l’80%di produzione. 

La grandine  – afferma il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è uno dei principali nemici di chi coltiva la terra  e, anche nella nostra Regione, sono sempre più frequenti gli episodi estremi, che  mettono in ginocchio intere coltivazioni, distruggendo in un attimo il lavoro di mesi. L’andamento anomalo del clima è ormai un dato di fatto, dove bombe d’acqua, nubifragi, grandinate e trombe d’aria colpiscono a macchia di leopardo tutta la penisola italiana, e da inizio anno hanno fatto registrare, a livello nazionale, perdite superiori al mezzo miliardo di euro. Aseguito del monitoraggio dei danni, chiediamo alla Regione di riconoscere lo stato di calamità naturale per le zone colpite”.