"Credo che la Liguria sia pronta alla fase 2. Mancano ancora due settimane per cui c'è tempo ulteriore affinché speriamo il numero dei casi continui a ridursi e continuiamo ad avere un significato impatto sui sistemi sanitari". Matteo Bassetti, il direttore di Malattie Infettive del San Martino di Genova, è fiducioso rispetto alla "reazione" della nostra regione all'allentamento delle misure restrittive imposte dal governo per contenere il contagio da Covid-19. L'infettivologo del Policlinico, rispondendo all'intervista rilasciata ad Imperia e Sanremo News, spiega nel dettaglio che "per la fase 2 siamo pronti perché abbiamo tutti gli strumenti oggi per far sì che si possa ripartire: il distanziamento sociale, le mascherine quando servono, il lavaggio delle mani. Tutte cose che abbiamo imparato in questi due-tre mesi - ha sottolineato Bassetti-e che mi auguro saranno messe in pratica nei mesi successivi".
I dati del contagio sono in diminuzione, soprattutto quelli riguardanti i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Come evidenziato recentemente proprio dal direttore di Malattie Infettive “i ricoveri hanno perso di intensità come numeri, ma soprattutto come forza; in questo momento le persone ricoverate presentano quadri meno aggressivi e imponenti. Oggi stiamo vedendo casi meno complicati. Il trend è in discesa". Stando ai dati infatti, fino a due-tre settimane fa i pazienti ricoverati a causa dell'infezione da Covid-19 che avevano necessità di andare in terapia intensiva dovevano essere subito sottoposti alla ventilazione assistita, oggi invece la situazione appare meno complicata.
Un quadro generale che fa ben sperare e che traccia una strada positiva per la Liguria in vista del lockdown soft per cui si attendono le determinazioni del Governo. Qualora quindi il premier Giuseppe Conte, con il team di esperti e il comitato tecnico-scientifico, si determini per "allentare" le misure di contenimento la Liguria, come sottolineato da Bassetti, sarebbe pronta a reagire positivamente.