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Attualità | 29 aprile 2020, 08:00

Varazze, i genitori rispondono al presidente dell'asilo Guastavino: "Gli stipendi non dobbiamo pagarli noi, intervenga il comune"

Antonio Repetto aveva scritto una lettera indirizzata ai genitori che si concentrava sulla difficile situazione economica della struttura causata dall'emergenza Coronavirus con la richiesta di versare le rette mensili

Varazze, i genitori rispondono al presidente dell'asilo Guastavino: "Gli stipendi non dobbiamo pagarli noi, intervenga il comune"

I genitori, rappresentanti delle sezioni dell'asilo Guastavino di Varazze hanno risposto alla lettera del presidente Antonio Repetto, che si concentrava sulla difficile situazione economica della struttura causata dall'emergenza Coronavirus con la richiesta di versare le rette mensili.

Di seguito la lettera dei genitori inoltrata anche al comune e al sindaco Alessandro Bozzano:

"Tutti i genitori di tutte le Sezioni dell'Asilo Guastavino, compresi Nido e Primavera, esprimono la loro disapprovazione e preoccupazione in relazione a quanto affermato nella recente comunicazione del Presidente della Fondazione Guastavino, divulgata via whatsapp a distanza di quasi 2 mesi dall'inizio dell'emergenza sanitaria.

Come certamente noto all'Amministrazione dell'Asilo e a quella Comunale (che, a quanto consta, elegge la maggior parte dei membri del CDA dell'Asilo e partecipa finanziariamente alla gestione ordinaria), non solo non esiste alcun obbligo giuridico di pagare le rette durante il periodo di chiusura forzata dell'istituto, ma le esigenze espresse dal Presidente a sostegno della richiesta di pagamento delle rette non appaiono nemmeno fondate e reali.

I genitori, infatti, pur confermando e rinnovando la loro sincera gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i dipendenti dell'Asilo per la dedizione e la passione impiegate nello svolgimento della loro attività, osservano che, in base alla legislazione d'urgenza legata all'attuale emergenza sanitaria, gli "stipendi e i contributi" (che sicuramente rappresentato l'onere maggiore), non devono essere affatto corrisposti dall'Asilo, come affermato nella suddetta comunicazione del Presidente, ma dovrebbero essere erogati dall'INPS nella misura dell'80% (ed anticipati entro 30 giorni dal sistema bancario), tramite gli ammortizzatori sociali ai quali l'Amministrazione dell'Asilo avrà, senza dubbio, tempestivamente e regolarmente acceduto.

Anche in relazione alle restanti spese (tasse, bollette, eventuale affitto, ecc.) peraltro comuni a chiunque svolga un'attività autonoma, tra cui molti genitori a quanto risulta, dovrebbero esistere agevolazioni o comunque strumenti sia per ottenere una sospensione o riduzione di tali oneri minori, sia per farvi fronte, per esempio tramite l'accesso a riserve per esigenze straordinane che una corretta gestione economica dell'Ente Asilo avrebbe dovuto suggerire, se non imporre.

Detto questo, il fatto più grave è che la richiesta del Presidente tende a porre in contrapposizione, senza alcun fondamento, i maestri con i genitori, chiedendo sostanzialmente a quest'ultimi, molti dei quali, oltre a doversi fare carico quotidianamente della gestione dei bambini, non possono usufruire delle stesse agevolazioni previste per i lavoratori subordinati, di fungere loro da ammortizzatori sociali o da finanziatori dell'asilo al posto delle istituzioni a ciò deputate, versando comunque le rette anche se non hanno usufruito del servizio, nella speranza di poter recuperare (in parte) il relativo importo tramite eventuali bonus e sussidi previsti dalla Regione e dall'INPS.

La comunicazione del Presidente pone, poi, fondate preoccupazioni sulla gestione complessiva della Fondazione, che, svolgendo funzioni pubbliche essenziali anche attraverso il sostegno e la partecipazione del Comune, non può essere amministrata liberamente come un ente privato, ma è soggetta alla disciplina ed ai controlli previsti per la pubblica amministrazione.
Fermo restando quanto sopra, tutti i genitori - anche se ciascuno di essi gestirà autonomamente la propria posizione - intendono venire incontro, per quanto possibile, alle esigenze dell'Asilo che non possono trovare altrimenti soddisfazione, a condizione che, però, sia apra un confronto chiaro e trasparente tra tutti i soggetti coinvolti (genitori, maestri, dipendenti, Cda, ecc.), ivi compresi eventuali rappresentanti del Comune.

I genitori, infatti, ritengono sicuramente opportuno sollecitare un intervento straordinario da parte del Comune a sostegno non solo dell'Asilo Guastavino, ma di tutti gli Asili varazzini che, senza colpa, versino in comprovate difficoltà a causa dell'attuale situazione, considerata la funzione fondamentale e primaria da essi svolta.

I genitori, pertanto, chiedono che il Consiglio di Amministrazione si faccia promotore ed organizzatore del suddetto confronto, ritenendolo l'unica strada percorribile per evitare il definitivo incrinarsi della situazione ed il consolidarsi dei forti malumori attualmente espressi (quantomeno) da molti genitori, alcuni dei quali hanno anche ventilato la possibilità di ritirare i propri figli dall'Asilo e/o di adire le vie legali".

Luciano Parodi

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