YEPP Albenga è l’associazione che aiuta i giovani a realizzare le proprie idee, a diventare cittadini attivi, e a portare ad Albenga il cambiamento che desiderano. Ha sede nel Centro Giovani di Piazza Corridoni 9, ex Cinema Astor.
“Giocoruolisti anonimi”
Ho sempre ritenuto buffo che la serata in discoteca sia considerata come lo stereotipo dell’evento sociale per eccellenza, quando in sostanza si va in una stanza buia con una musica tanto alta da non poter intavolare una discussione e ballare, mentre il ragazzo che decide di passare il suo sabato a giocare di ruolo abbia ancora lo stigma del sinistro associale che si isola in un mondo proprio, quando in realtà siamo normalissimi amici seduti ad un tavolo dove spesso si mangiano schifezze e si cerca di dialogare e collaborare per risolvere i problemi come una squadra.
Molti dei più bei momenti io e i miei amici non li abbiamo passati in un locale ma affrontando eserciti di orchi, cavalcando in luoghi incontaminati, o arrovellandoci per superare trappole e spezzare incantesimi a protezione di qualche tesoro. Lì come non mai cresceva l’intesa di un gruppo, per esempio più di una volta capitava che un qualche amico durante una sessione di gioco trovasse un’idea per salvarci da una situazione disperata addirittura mettendo a repentaglio la sua vita - vale a dire quella del suo personaggio - per salvarci.
Anche se il gioco di ruolo, inteso come GdR da tavolo cartaceo, l’ho scoperto anni fa, devo dire che fin da piccolo ho sempre preferito inscenare i classici giochi da bambini in ambientazioni più elaborate e non mi sono mai piaciuti quei giochi sterili di una parte creativa ed interpretativa; per esempio alcuni videogiochi o giochi da tavolo dove la parte dell’immaginazione era solo accennata e tuttalpiù si rifaceva ad una fredda meccanica di regole improntata sul crescere in potenza dal punto di vista matematico. Molti ragazzi della mia età preferivano giocare a calcio, ma anche quando il gioco era improntato sull’interpretazione di qualche personaggio era sempre quello di un libro o di un film e mai un prodotto della loro fantasia; poi da adulto ovviamente con il gioco di ruolo cartaceo c’è stata una maturazione dal punto di vista delle tematiche e con un corpo di regole più definito.
Per me il gioco di ruolo è una vera passione e non un semplice passatempo perché ti porta a conoscere molto di te stesso toccando vari punti sociali e morali, può sensibilizzarti molto con la storia giusta mettendoti anche nei panni di un altro dove il pathos, una buona intesa con gli altri giocatori e la crescita personale la fanno da padrone più ancora della storia fantasy di turno.
Molti lo considerano un buon modo per esprimersi utilizzando un altro personaggio come schermo o per mettersi alla prova in qualche situazione che normalmente non si vivrebbe nella vita di tutti i giorni, per esempio immaginare come si reagirebbe di fronte ad una situazione di pericolo.
Tralasciando le tematiche sociali lo trovo una passione non solo poco dispendiosa ma anche divertente, perché è possibile vivere avventure che molti leggono o vedono in un film semplicemente con una foglio, una penna e dei buoni amici, anche se è un ottimo modo per conoscere persone nuove. Molte volte infatti mi sono unito ad un gruppo di gioco che non conoscevo e ne è nata una bella amicizia.
Aggiungo che molti la considerano un toccasana per l’autostima: dopotutto, quando sei sopravvissuto al fuoco dei draghi cosa vuoi che sia un esame?
L'Autore di questo articolo:
Robert Matafù, 24 anni, studente, ha frequentato il laboratorio di teatro di YEPP Albenga, nel tempo libero si interessa di letteratura, scrittura e giochi di ruolo.