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Politica | 27 giugno 2020, 08:30

Pietra, la consigliere Rozzi (FdI): "Ospedale Santa Corona e medicina territoriale in lenta ripresa: serve un cambio di marcia"

"Siamo certi che il sindaco ccoglierà il nostro invito a farsi portavoce, nelle sedi istituzionali preposte, delle criticità in cui versano nello specifico l’Ospedale Santa Corona e la medicina di base territoriale, con il fine ultimo che vengano messe in atto tutte le misure straordinarie"

Pietra, la consigliere Rozzi (FdI): "Ospedale Santa Corona e medicina territoriale in lenta ripresa: serve un cambio di marcia"

"La fase 2 dell’emergenza sembra procedere più lentamente all’interno del tessuto sanitario ospedaliero e di medicina territoriale rispetto alle altre attività quotidiane. È sotto gli occhi di tutti come sia possibile ormai giocare nuovamente a calcetto o a beach-volley, stare in spiaggia con gli amici, prendere un aperitivo o andare in discoteca e non ci si spiega perché prenotare una semplice visita o fare le analisi del sangue possa diventare un’odissea. Pur capendo le difficoltà legate alla riorganizzazione di un intero sistema sanitario che preveda nuovi percorsi, attività in graduale ripresa ed accessi contingentati, riteniamo opportuno dar voce ai tanti concittadini che si trovano in grave disagio per i più svariati motivi. Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia abbiamo depositato oggi una mozione in merito".

Questo il commento della capogruppo di FdI in consiglio comunale a Pietra Ligure Silvia Rozzi.

"Siamo certi che il Sindaco di Pietra Ligure coglierà il nostro invito a farsi portavoce, nelle sedi istituzionali preposte, delle criticità in cui versano nello specifico l’Ospedale Santa Corona e la medicina di base territoriale, con il fine ultimo che vengano messe in atto tutte le misure “straordinarie” possibili per andare incontro alla cittadinanza rispettando il grande lavoro del nostro personale sanitario. Puntare ad un ritorno entro qualche mese alla “normalità” non può essere sufficiente per recuperare il tempo perduto ed esser pronti l’autunno prossimo ad un eventuale ritorno di grandi numeri; il “cambio di marcia” va fatto adesso" ha concluso la consigliere Silvia Rozzi.

Il testo completo della mozione: 

"Questa mozione vuol portare all’attenzione del consiglio comunale le criticità in cui versano il nostro ospedale e la nostra sanità territoriale in questa fase 2 dell’emergenza CoViD-19. Gli argomenti di cui parlare sarebbero molti ma vogliamo concentrarci su ciò che i cittadini accusano maggiormente quali disservizi e per cui ci hanno chiesto di intervenire in sede istituzionale. Partiamo dalle strutture dedite alle visite ambulatoriali e agli esami diagnostici che stanno riaprendo lentamente.

Da lunedì 22 giugno u.s. è ripresa, in parte, l’attività di prenotazione per visite ed esami tramite call center regionale, farmacie convenzionate e studi abilitati dei medici curanti, ma gli sportelli C.U.P., ad esempio, sono attivi solo per limitate funzioni. Ciò crea non poche difficoltà per molti utenti, specialmente anziani, che non hanno dimestichezza con i call center o, semplicemente per abitudini consolidate, verrebbero agevolati dall’apertura tradizionale dei centri di prenotazione (sempre con le dovute accortezze anti-covid). Leggiamo il comunicato dell’azienda sanitaria che prevede un ritorno al regime operativo “normale” degli sportelli “entro il mese di settembre”.Siamo preoccupati, e non solo per le tempistiche. Gli accessi agli ambulatori specialistici ed alle varie strutture di diagnostica sono necessariamente riservati e contingentati.

Capiamo benissimo l’obbligatorietà di attuare rigorose misure preventive anti-contagio, ma è proprio per questo motivo che riterremmo utile porsi come obiettivo non il ritorno alla “normalità” bensì un deciso cambio di marcia, un’accelerazione nei processi che permetta di sopperire ai mesi di inattività che si sono ormai ben prolungati oltre il lockdown. Anche il nostro centro salute dove operano i medici curanti, Pietra Medica, ci segnala il perdurare di notevoli difficoltà nella prenotazione e nell’esecuzione degli esami e delle visite specialistiche richieste agli assistiti, nonostante sia innegabile che le urgenze con priorità elevata siano state espletate anche nei mesi più critici.

Le criticità evidenziate portano molti utenti a rivolgersi direttamente al pronto soccorso del Santa Corona per ottenere risposte che altrimenti non riescono ad avere. L’inevitabile ritardo accumulato, ad esempio, nei controlli di routine, genera ansia e preoccupazione nei pazienti e nei loro familiari, ma è evidente che non è il pronto soccorso il luogo idoneo a fornire soluzioni.

In tal senso si tenga anche conto che il doveroso mantenimento di percorsi separati per i casi sospetti di coronavirus obbligano il personale del dipartimento di emergenza a lavorare in spazi riorganizzati e suddivisi rispetto all’epoca pre-covid; la recente apertura di 6 nuovi letti di osservazione breve ci riferiscono essere utile al proseguio delle prime cure ma non amplia gli spazi per il triage e l’accesso alle sale visita.

La riapertura diurna prevista per il prossimo 6 luglio del punto di primo intervento di Albenga riteniamo che, per caratteristiche strutturali ed organizzative già esistenti prima della chiusura di marzo, possa sopperire solo in parte coprendo alcuni degli accessi che altrimenti sarebbero diretti al Santa Corona. In ultimo, ma di grande importanza, occorre ricordare come, ogni anno, l’afflusso turistico genera sovraccarico al nostro sistema sanitario e quest’anno la situazione non potrà certo essere migliore.

Riteniamo quindi possa essere utile che il Comune di Pietra Ligure si adoperi verso le istituzioni preposte perché vengano adottate e garantite tutte le ulteriori misure “straordinarie”, oltre quelle già previste, atte ad accelerare la piena funzionalità dei servizi ospedalieri e territoriali indispensabili alla cittadinanza.

E’ per tutto quanto sopra esposto che si predispone all’approvazione del consiglio comunale la seguente formula: “Il Consiglio comunale di Pietra Ligure, considerate le molteplici criticità riscontrate nella lenta ripresa delle attività ordinarie ospedaliere e di medicina del territorio, preso atto degli interventi già posti in essere e considerato altresì l’inevitabile incremento di richiesta dovuto all’utenza turistica, impegna il Sindaco a farsi portavoce nelle sedi istituzionali preposte delle istanze descritte in premessa e a porre in atto quanto di propria competenza perché vengano rese operative tutte le procedure straordinarie necessarie, oltre quelle già previste, che garantiscano adeguatezza, efficienza e recupero delle piene funzionalità dell’Ospedale Santa Corona e della medicina territoriale pietrese”.

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